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Attualità | 15 giugno 2020, 12:30

In più di 15mila hanno chiesto aiuto al Consorzio Monviso Solidale nel 2019. In crescita l'emergenza minori sul territorio

Il bilancio dell’Ente pareggia a quasi 19milioni di euro. Utenza in lieve aumento rispetto al 2018. Nel 2019, 400mila euro in più per l’inserimento di minori in comunità. I 56 Comuni dell’area consortile versano in totale 5,8 milioni, ma ricevono servizi per 17,2 milioni di euro

Immagine di repertorio

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Il bilancio del Consorzio Monviso Solidale, l’Ente deputato all’assistenza di minori, disabili, anziani e soggetti fragili del Fossanese, Saluzzese e Saviglianese, pareggia su un totale di quasi 19milioni di euro.

Su un bacino di 169mila abitanti, il “Monviso Solidale” nell’anno 2019 ha preso in carico 15.306 utenti. Una cifra in lieve aumento rispetto al 2018 e che evidenzia il Consorzio si occupi del 9% della popolazione residente nell’area consortile.

Il bilancio è stato vagliato nel corso dell’ultima assemblea dei Comuni, l’organo che raggruppa i 56 Comuni che fanno parte del Consorzio, presieduta dal sindaco di Verzuolo Gian Carlo Panero.

Nell’assise, svoltasi in videoconferenza l’8 giugno scorso, è stata apportata anche una variazione sul bilancio di previsione 2020-2022. Entrambi i provvedimenti sono stati approvati all’unanimità.

Si è trattato del secondo appuntamento svolto attraverso modalità telematica – spiegano dal Consorzio – a conferma che anche a fronte del periodo di emergenza sanitaria il ‘Monviso Solidale’ è riuscito a individuare modalità per garantire l’effettiva partecipazione di quelli che sono i propri azionisti, ovvero i 56 Comuni”.

 “Il dato –commenta il presidente del CdA Gianpiero Piola - evidenzia come il Consorzio sia presente in modo significativo sul territorio, è un indicatore di come il welfare locale stia riuscendo a farsi carico delle necessità e dei bisogni dei propri cittadini”.

Analizzando il bilancio, non si può non notare, come ha anche evidenziato vicedirettore e responsabile dell’Area Contabile, Giorgio Morra, l’aumento dei costi relativi all’inserimento di minori in comunità.

Un tema non nuovo – aggiungono del Consorzio - già evidenziato dai vertici dell’Ente a partire da fine 2017: la spesa nel solo 2019 per coprire i costi dei minori in comunità ammonta a 1.471.000 euro, con un aumento di 400.000 euro rispetto all’anno precedente.

I minori inseriti sono passati dai 70 di fine 2017 ai 91 del 2019, con una concentrazione nella fascia adolescenziale, nella quale è molto più difficile proporre interventi differenti, come ad esempio l’affido familiare”.

Nonostante l’incremento di spesa, le maggiori entrate nell’anno provenienti dalla Regione Piemonte hanno consentito addirittura di chiudere il bilancio con un avanzo di amministrazione di circa 180.000 euro.

Parte dei trasferimenti regionali sono anche il risultato della pressione svolta dal Consorzio e dagli altri Enti gestori piemontesi nei confronti dell’Amministrazione piemontese guidata da Alberto Cirio e dello Stato centrale, proprio sul tema della crescita esponenziale dei costi legati alla residenzialità per minori.

L’avanzo di amministrazione potrebbe essere utilizzato per l’acquisto di ulteriori dispositivi di sicurezza per l’emergenza Covid-19 se ciò dovesse rendersi necessario, ma – ancor di più – consente di consegnare la gestione dell’Ente al futuro Cda in una condizione decisamente sotto controllo.

L’Assemblea dei sindaci aveva infatti approvato la proroga straordinaria del Consiglio di Amministrazione del Consorzio e del suo presidente, il cui mandato era scaduto il 25 marzo scorso.

Alla base della scelta v’era stato il protrarsi dell’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus e l’assenza di strumenti adeguati che consentirebbero il rinnovo delle cariche in totale sicurezza. Alla guida del Consorzio vi sono tuttora Gianpiero Piola, Margherita Abrate, Piermarco Aimetta, Claudia Aburrà e Paolo Peotta.

Un altro elemento positivo in tema di bilancio è riconducibile al mancato utilizzo, nel corso del 2019, delle anticipazioni di cassa. L’Ente è riuscito ad essere puntuale nel pagamento ai suoi fornitori, fra i quali diverse cooperative sociali che a loro volta danno lavoro a decine di operatori, questo anche grazie al fatto che nell’anno tutti e 56 i Comuni hanno versato regolarmente le proprie quote.

Proprio su questo tema ha voluto portare la sua riflessione il Presidente dell’Assemblea Gian Carlo Panero: “Il rapporto fra quanto versato dai Comuni e il beneficio ricevuto oscilla fra 1.6 e 5, in altre parole: i Comuni hanno versato in totale al Monviso Solidale 5,8 milioni e ne hanno ricevuto indietro servizi per 17,2 milioni.

Questo conferma quanto sia efficace il rapporto di mutualità che sta alla base della logica consortile.

E ovviamente non solo sotto il profilo strettamente finanziario, ma per l’enorme lavoro sociale svolto dagli operatori ogni giorno in prima linea.

A tutti loro va il nostro ringraziamento, la nostra stima e approfitto per confermare come i Comuni del Consorzio siano assolutamente favorevoli all’istituire e celebrare una giornata nazionale dedicata ad operatori sociali, sanitari e volontari che si sono spesi in questo periodo di eccezionale prova per il Paese”.

Ni.Ber.

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