Al Direttore - 19 giugno 2020, 10:32

Quando Emanuele Filiberto si fermò a Cuneo, ospite dei Certosini a Tetti Pesio

Riceviamo e pubblichiamo la nota storica dell'avvocato Alessio Ghisolfi

Era il giugno del 1653 quando un imponente corteo regale arrivò dalla Francia a Cuneo, a condurre a cavallo il corteo era “Testa di ferro” il Duca Emanuele Filiberto di Savoia.

Dovendo pernottare in un luogo sicuro fuori dalla congestione della cittadella di Cuneo, il Duca di Savoia raggiunse i Certosini di Tetti Pesio (in quell’epoca Tetti dei Certosini di Val Pesio per via della dipendenza dalla Certosa di Pesio).
Emanuele Filiberto dormi nel palazzo della Loggia, al primo piano, scortato dal primo capitano di guardia.

Le cronache cuneesi narrano che Emanuele Filiberto la mattina volle assistere alla messa nella chiesa medioevale, che in seguito sarà affrescata da Sebastiano Taricco in epoca barocco.

Egli ammirò la chiesa appena restaurata dopo alcuni anni di abbandono a causa della devastazione di Giorgino Dal Pozzo, nobile cuneese che la saccheggio’ e devastò ritenendo di avere subito dei torti dai Certosini.

Il corteo ducale venne alloggiato nelle adiacenti scuderie e la notte il cortile del caseggiato venne illuminato a giorno da imponenti torce  mentre l’esercito sali’ sulla torre e sui tetti vicino per garantire la sicurezza del Duca.

Descrizione
Emanuele Filiberto di Savoia, detto Testa 'd Fer in piemontese, è stato conte di Asti, duca di Savoia, principe di Piemonte e conte d'Aosta, Moriana e Nizza dal 1553 al 1580, nonché re titolare di Cipro e Gerusalemme. Era il figlio terzogenito maschio di Carlo II di Savoia e di Beatrice del Portogallo

Avv. Alessio Ghisolfi

La stanza che ospitò Emanuele Filiberto