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Attualità | 01 luglio 2020, 10:30

“Saluzzo ha trovato in te un valido supporto”: in Consiglio comunale il “grazie” ad Andrea Avagnina, per 21 anni alla guida del Soccorso radio (FOTO)

Il suo impegno nell’Associazione di Protezione civile cittadina è durato quasi un trentennio. Tanti gli incarichi svolti, anche al servizio del Comune come consulente esterno, sempre a titolo gratuito. Tante anche le missioni extra comunali, anche all’estero. Parole di gratitudine anche per i genitori, ex Amministratori comunali: la mamma fu il primo assessore donna della Città

Andrea Avagnina in Consiglio comunale a Saluzzo

Andrea Avagnina in Consiglio comunale a Saluzzo

Per 21 anni ha guidato il Soccorso radio di Saluzzo, all’interno del quale ha militato per un trentennio. E ieri sera (30 giugno) il Consiglio comunale ha per questo voluto ringraziare Andrea Avagnina, medico veterinario di Saluzzo, al termine di un lungo e intenso percorso nel tessuto dell’associazionismo cittadino.

A ripercorrerne le tappe è stato il presidente del Consiglio comunale, Enrico Falda.

Andrea è un caro amico e collega. Da sempre coltiva anche la passione per le radiocomunicazioni e il desiderio di mettersi a disposizione degli altri. La sua attività al servizio del Comune inizia sin dall’aprile del 1992. Poi, il Soccorso radio Saluzzo è stato iscritto nell’albo regionale del Volontariato e all’interno del Dipartimento di Protezione civile e, dal 2003, opera in regime di una convenzione proprio con questo Comune”.

Gli incarichi di Avagnina sono stati molteplici: è stato segretario del Soccorso radio dal 1993 al 1994, vicepresidente dal 1994 al 1999, presidente dal 1999 al 2020. Ha ricoperto cariche anche esterne al sodalizio saluzzese, nel Coordinamento provinciale della Protezione civile, poi vicepresidente del Coordinamento Provincia Granda, capodelegazione del Centro servizi volontariato di Saluzzo, consulente esterno per il Servizio di Protezione civile cuneese e consulente esterno del Servizio di Protezione civile del Comune di Saluzzo, “sempre a titolo gratuito, per sua esplicita richiesta”.

È tutt’ora membro permanente della Sala operativa della Protezione civile di Cuneo, come responsabile delle telecomunicazioni.

Un curriculum di tutto rispetto – ha aggiunto Falda – che vanta anche interventi extra comunali a Farigliano e Clavesana, con l’alluvione del novembre 1996, la missione Arcobaleno del maggio, giugno 1999 in Albania e le alluvioni a Genova e in Costa Azzurra, rispettivamente negli autunni del 2011 e 2015.

Trent’anni dedicati al volontariato. Il nostro è un riconoscimento che non ripaga di tanto impegno, ma un gesto di gratitudine da parte di tutta la Comunità”.

In Consiglio, poi, Carlo Savio ha ricordato il forte impegno civico della famiglia Avagnina, ricordando i genitori di Andrea, Renato e Ida Cirla: “Andrea fa parte di una famiglia che per la comunità ha fatto molto. Il nonno Carlo, ragioniere, è stato presidente del Tapparelli, dell’Associazione Combattenti, consigliere comunale e assessore degli anni Cinquanta.

Il padre e la madre, il dottor Renato e Ida, anche loro sono stati consiglieri comunali, la mamma assessore, ed entrambi hanno svolto volontariato, anche fuori da questa assemblea.

Andrea è l’ultimo erede di una famiglia che per la Città ha dato moltissimo. Grazie per ciò che hai fatto”.

Il Consiglio comunale invita poche volte all’anno persone che si sono distinte in settori diversi. – ha invece detto il vicesindaco Franco DemariaMi fa molto piacere che ci sia Andrea, stasera, per ciò che ha regalato alla Città e al territorio. Le mie chiamate erano quasi sempre legate al settore sportivo, sempre in ritardo, ma ho sempre ricevuto risposte positive, competenti e disponibili.

Penso poi anche alle alluvioni: abbiamo sempre trovato in te e in voi un valido supporto e un sicuro punto di riferimento. Hai creato un bel gruppo numeroso e coeso, e siamo sicuri che sia il gruppo che la Città continueranno ad avere il tuo supporto.

Un pensiero anche a papà Renato, medico stimato del nostro ospedale, primario di radiologia, e a mamma Ida, primo assessore donna del nostro Comune. Sono stati testimoni di quella che era la bella politica, con al primo posto sempre ideali e valori, con stile, classe e cultura, senza mai un insulto agli avversari”.

Renato Avagnina – il ricordo di Fulvio Bachiorriniera il caprogruppo della DC quando iniziavo l mia attività politica. Sono passati molti anni, ma sono frangenti che mi sono rimasti dentro il cuore e l’anima. Personaggi come Avagnina, Arrò, Lovera, hanno dato un significato particolare alla politica di quei tempi, fatta con passione, valore, con rapporti anche duri, ma sempre corretti e leali. Grazie ad Andrea per il percorso di volontariato per la Città e il territorio, svolto con grande costanza per circa trent’anni”.

Paolo Battisti: “Grazie Andrea, per l’impegno nel volontariato, portato avanti in modo eccellente, serio, discreto, con responsabilità e senso civico, appassionato. La nostra comunità e collettività ti ha visto protagonista in centinaia di manifestazioni e interventi di Protezione civile. Hai rappresentato bene la forza della gratuità e dell’impegno dell’associazionismo per la crescita della nostra Saluzzo. Era sufficiente una telefonata per avere la tua disponibilità”.

Con Andrea – ha poi aggiunto il sindaco Mauro Calderoniho costruito un rapporto personale che prima non c’era, cresciuto con le frequentazioni quotidiane, rafforzato dalla stima reciproca. Grazie, a nome mio personale, sentito e sincero, per non avermi mai detto ‘non posso’ quando la Città che ho l’onore di rappresentare ha avuto bisogno”.

Poi, è stata la volta di Avagnina.

Salito sullo scranno del presidente del Consiglio comunale, ha confessato di essere “molto emozionato.

Grazie per le bellissime parole, anche rivolte ai miei genitori, che sarò fiero di riportar loro. Ho iniziato quasi per gioco, trent’anni anni fa e ho sempre avuto uno splendido rapporto con tutte le Amministrazioni. Ricordo ovviamente la prima Amministrazione che ha stipulato la convenzione, con Stefano Quaglia sindaco: con lui si era rotto il ghiaccio.

Sono passate poi tante Amministrazioni, di colori diversi e con tutti i rapporti sono sempre stati ottimi da subito. Ritengo che il bene della Comunità venga per primo. Questo serberò di più di tutto nel cuore.

Sono stato presidente per tanti anni, perché nessuno si sognava di prendere in mano un impegno così gravoso. Ho capito dopo l’onore che il presidente di un’associazione di volontariato ha quando qualcuno viene ti da in mano la cosa più preziosa che ha: il suo tempo. Un dono che non va sprecato.

Non è facile presiedere Associazioni di volontariato di questo tipo. Presuppone una gerarchia e deve avere una catena comando. Da una parola in su il volontario diventa volontario, ma ho sempre cercato di mediare, trovando un patrimonio importante in ciascuno di loro. Penso di avere creato un bel gruppo”.

L’impegno di Avagnina, oggi, non si ferma: “Continuo con il volontariato, nel settore degli animali selvatici, ma rimarrò un cittadino attivo per la mia amatissima Saluzzo”.

Nicolò Bertola

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