La sede della Federazione Italiana Pallavolo, a Roma, ha ospitato la conferenza stampa congiunta dei presidenti Pietro Bruno Cattaneo (Fipav), Giovanni Petrucci (Fip) e Paquale Loria (Figh): tra i temi trattati la riapertura delle palestre scolastiche e la ripartenza dell’attività sportiva.
Da Petrucci un appello diretto alla ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina: "Uno degli scopi principali di questa giornata è chiedere alla ministra che preveda una norma che escluda l'utilizzo delle palestre dalle attività non sportive. E' nelle sue possibilità. Ci rendiamo conto di tutti i problemi della scuola in questo periodo, ma le palestre, storicamente, sono state costruite per l'attività sportiva."
Ha chiuso gli interventi il presidente della Federazione Italiana Pallavolo Pietro Bruno Cattaneo: “Sono molto contento di essere qui questa mattina con due presidenti amici, insieme a Giovanni Petrucci e Pasquale Loria stiamo cercando in ogni modo di sensibilizzare chi di dovere su un problema molto grave e drammatico che rischia di diventare tragico. Mi è piaciuto molto quando Petrucci ha fatto l’analisi di quelli che sono i risultati dell’Italia alle Olimpiadi. Sapete che i risultati ottenuti ai Giochi Olimpici sono un po' lo specchio dello sport di un paese, e noi con grande orgoglio siamo stabilmente ai primi posti di Olimpiadi estive e invernali. Questo importante risultato migliorerebbe ulteriormente se ci fosse all’interno della scuola la possibilità di sviluppare un’attività sportiva adeguata. Questo sarebbe fondamentale perché oggi le nostre società di pallavolo, di basket e pallamano, vanno nelle scuole e alla fine viene quasi data una concessione, non una forma di partecipazione, ma di tolleranza. Spesso e volentieri le nostre società, invece, operano interventi di manutenzione e mettono a disposizione le proprie attrezzature sportive, perché il desiderio di fare attività è grande, e questo dà loro la spinta necessaria per fare delle cose che teoricamente potrebbero anche non essere fatte. Per tutti questi motivi non è accettabile che le nostre società siano tollerate, ma anzi devono essere favorite all’utilizzo delle palestre, sempre tenendo conto di tutte le misure che devono essere adottate. Avevamo avuto assicurazioni dal Ministro Spadafora, che si sta impegnando molto per la ripartenza di tanti sport come il nostro beach volley, ma evidentemente deve essere un’impostazione generale, e quindi serve un cambio di mentalità sulla responsabilità dell’attribuzione degli spazi in orari extra didattici. Un altro problema è quello della ripartenza dell’attività, pur adottando tutte le garanzie del caso vogliamo ripartire. Io sono molto contento che il calcio abbia ripreso, però onestamente faccio fatica a pensare che si possa giocare a calcio, ma non si possa giocare a beach volley. Dovevamo ripartire all’inizio di giugno, poi alla metà di giugno, poi alla fine di giugno, e al momento attuale non abbiamo certezze. Abbiamo bisogno che le istituzioni ci diano indicazioni chiare e tempestive, anche perché la stagione estiva è ormai entrata nel vivo. Tutte queste sono considerazioni importanti, e poi ce n’è un’ultima, ovvero quella della “responsabilità”. Così come è stata delineata adesso, non è molto chiaro se questa responsabilità sia di tipo esteso, parliamo quindi responsabilità di carattere penale, o se debba essere ricondotta, come io penso, solo nei casi previsti dal codice penale vigente quali i casi di fattispecie dolosi, o assimilabili a colpa grave. Queste problematiche fanno sì che la situazione attuale non si sblocchi e quindi il clima di preoccupazione cresce in tutto lo sport italiano. Nonostante ciò, io ogni giorno sento tantissime società che vogliono ripartire, hanno un entusiasmo incredibile e noi non possiamo permettere che perdano questa passione. Posso garantire che la Federazione Italiana Pallavolo farà il massimo per premiare la loro voglia di ripartenza”.