Oggi parliamo meno di Covid-19, il virus che almeno in Italia sembra avere leggermente allentato la sua pericolosità, ma come tutto il resto del mondo anche Diano d’Alba ha dovuto fare i conti con la pandemia, come ci ha raccontato il primo cittadino Ezio Cardinale.
Dall’attivazione del Centro Operativo Comunale (Coc), avvenuta a causa del primo caso di contagio registrato sul territorio comunale, alla successiva sanificazione delle aree più urbanizzate del territorio nel momento di massima criticità. Interventi che sono stati programmati fino al prossimo dicembre 2020.
Molto presente l’Amministrazione comunale: “Si è proceduto all’acquisto di cinque computer portatili per l’Istituto Comprensivo, finalizzati a favorire l’attività didattica on-line”, ci ha raccontato il primo cittadino, spiegando poi che “intanto abbiamo distribuito carte elettroniche prepagate per i buoni spesa alimentari usufruibili dai più bisognosi. Sono state messe a disposizione aree, quanto più possibile ampie, di suolo pubblico, in favore delle attività che ne hanno fatto richiesta, evitando l’incasso da parte dell’ente della relativa tassa di occupazione”.
Ma non solo. Tra le iniziative comunali rientra anche quella di evitare l’applicazione di sanzioni a chi, per comprovati motivi legati all’emergenza sanitaria, non potesse ottemperare al pagamento dei tributi comunali entro le scadenze di legge, mentre le attività costrette a chiudere per le normative anti Covid sono state esentate dal pagamento della tassa rifiuti per il periodo della chiusura.
Altre iniziative sono state prese nei confronti dei privati, come ad esempio la restituzione delle quote inerenti la mancata fruizione del servizio di scuolabus.
Un grande aiuto, spiega il sindaco, è arrivato da tutte le associazioni di volontari, che hanno contribuito in tutti i sensi nel periodo più difficile dell’emergenza, dalla Protezione Civile e dai Carabinieri della locale Stazione.
Il futuro del centro langarolo è orientato, tra le altre cose, verso il concretizzarsi del progetto “Langa del Sole”.
“Nasce da una piccola idea – racconta Cardinale – che ebbi una sera mentre ero a cena in un ristorante della zona”: nel concreto è una sorta di “strada” che collega 19 Comuni, da Diano all’Alta Langa. Un percorso che toglie il fiato per la bellezza dei paesaggi proposti, per la storia che si respira nelle pietre delle case che compongono i borghi, che riempie il cuore di storia e tradizione, andando a toccare anche i posti più nascosti e meno conosciuti".
“Con questo progetto – prosegue il sindaco – abbiamo partecipato al bando della Fondazione Crc per gli interventi Faro, che ha riconosciuto la sua valenza come opportunità di sviluppo del territorio. Si parte della valorizzazione dello Spianamento con la Tenuta San Sebastiano, settecentesca palazzina di loisir del conte Rangone, che 'Langa del Sole' ha riportato al suo antico splendore e che diventerà la 'porta della Langa' profonda e punto di partenza del percorso”.
“Langa del Sole” nasce come progetto condiviso, esperienza partecipata dalla vita della gente di Langa. Il programma si basa su un metodo innovativo di collaborazione tra amministrazioni territoriali intorno a un progetto di valenza strategica, un progetto di Langa per la Langa, di contenuti introspettivi che si aprono alla condivisione attraverso l’uso di nuovi linguaggi, che si offrono all’interpretazione e si articolano in un racconto unitario nel rispetto della propria pluralità. Del progetto “Langa del Sole” fanno parte i comuni di Albaretto della Torre, Arguello, Benevello, Bosia, Bossolasco, Castino, Cerretto Langhe, Diano d’Alba, La Morra, Lequio Berria, Mombarcaro, Montelupo Albese, Niella Belbo, Paroldo, Rodello, San Benedetto Belbo, Serralunga, Serravalle Langhe e Trezzo Tinella.