Ambiente e Natura - 09 luglio 2020, 13:00

Il rifornimento viveri ai rifugi delle Alpi Marittime garantiti da una "truppa" di sei muli

Al via il progetto "A dorso di mulo" che coinvolge i presidi delle Aree Protette delle Alpi Marittime. In questo modo andranno a ridursi notevolmente i rifornimeni aerei, in elicottero, per la salvaguardia dell'ambiente naturale

Paolo Giraudo, gestore rifugio Morelli Buzzi

Saranno i muli a garantire i rifornimenti di viveri ai rifugi delle Alpi Marittime.

Prende il via oggi (9 luglio) il progetto "A dorso di mulo" che vede coinvolti i presidi alpini all'interno delle Aree Protette delle Alpi Marittime, vale a dire i rifugi Morelli, Questa, Remondino, Bozano, Dado Soria, Pagari, Livio Bianco.

Tutti i giorni salirà in quota un mulo, che raggiungerà un rifugio per portare il rifornimento di viveri e materiali necessari. Saranno sei i muli che si alterneranno nelle salite.

In questo modo i ricoveri alpini potranno avvalersi una volta la settimana del loro approvvigionamento.

L'iniziativa rientra nel contesto del progetto Europeo Alcotra Piter Clima con l'obiettivo dell'utilizzo minore dell'elicottero favorendo i muli per la salvaguardia dell'ambiente naturale. 

Si sviluppa dopo la richiesta dei rifugisti non sapendo quali saranno i flussi turistici presso i ricoveri alpini a causa della pandemia e dopo aver ricevuto il primo carico con l'elicottero.

Tiziana Fantino