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Saluzzese | 14 luglio 2020, 12:25

Sugli odori della Burgo arriva la diffida dalla provincia, ma Arpa conferma: "Non c'è pericolo di natura sanitaria"

La Burgo come si legge ancora nella nota inviata dal comune di Verzuolo: "ha porto le sue scuse ad autorità e popolazione, ricordando che l’azienda non si è mai nascosta e l’intenzione di operare con la massima trasparenza. L’azienda ha poi spiegato come i guasti registrati abbiano tempi di risposta estremamente lunghi a causa della grandezza dell’impianto e dell’emergenza sanitaria in corso che ha rallentato le procedure." L'azienda si definisce in fase di ottimizzazione

Sugli odori della Burgo arriva la diffida dalla provincia, ma Arpa conferma: "Non c'è pericolo di natura sanitaria"

Primo tavolo di confronto sulle problematiche olfattive della Burgo di Verzuolo. Presenti alla riunione di giovedì 9 luglio il sindaco di Verzuolo Giancarlo Panero,  l’assessore all’Ambiente Mattia Quaglia, il capogruppo della maggioranza Alessandro Iodice e, per la minoranza, il consigliere Gianfranco Marengo. Presenti anche il sindaco di Manta Paolo Vulcano, l'ufficio ambiente della Provincia e del servizio igiene dell'AslCn1 oltre al dipartimento cuneese dell'Arpa Piemonte e l'azienda con con l’ingegner Pietro Alasia, Paolo Simonato e due esperti, Andrea Borsarelli e Paolo Cervellin.

"In apertura Sindaco e Assessore Quaglia
- si legge nella nota inviata dal comune di Verzuolo - hanno riassunto la problematica, iniziata con la riconversione del sito e conseguente cambio di materia prima (da legno a cartaccia), ribadendo come il tavolo sia soltanto un punto di inizio per risolvere la situazione e come serva un’azione tempestiva."

"La Provincia - continua la nota - ha spiegato di aver inviato, il 6 luglio, una diffida all’azienda, incentrata su una segnalazione di incidente che Burgo stessa aveva correttamente presentato come previsto dalla normativa. Nella diffida sono inserite indicazioni e adempimenti che Burgo dovrà rispettare, aumentando i controlli. La Provincia ha inoltre chiarito come le problematiche olfattive non siano derivanti da autorizzazioni mal concesse, ma di gestione corrente del nuovo ciclo produttivo; in particolare ha ricordato la Provincia è competente nell’emissione del documento di verifica o di valutazione dell’impatto ambientale (V.I.A.), l’Unione Valle Varaita per l’autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.)".

"Il Dipartimento di Cuneo di Arpa Piemonte
- continua - ha ribadito come anche nei punti di massimo odore i valori sono lontani dalle soglie che indicano un pericolo di natura sanitaria. Ha aggiunto che i controlli tramite centralina (per la qualità dell’aria) si concluderanno il 31 luglio, mentre i monitoraggi delle molecole odorose, il primo avvenuto dal 23 giugno al 6 luglio, proseguiranno sino a conclusione della problematica, con risultati visibili sul sito dell’organizzazione. Se la pandemia lo consentirà, dal momento che i test impongono vicinanza tra persone, sarà possibile anche utilizzare un laboratorio olfattometrico, piuttosto raro in Italia, in grado di verificare la sensazione generata nelle persone. L’Arpa ha poi spiegato come i depuratori, tra le sorgenti che generano i miasmi, sono macchine mastodontiche e complicate: richiedono molti operatori nella gestione e in caso di guasti non tornano a funzionare in breve termine."

Mentre il Servizio di Igiene Pubblica dell’Asl Cn1 ha sottolineato come in fase di valutazione l’azienda sanitaria avesse avvertito che potevano esserci problematiche e, tra le soluzioni, ha ipotizzato la copertura del depuratore (come già fatto nel 1999).

La Burgo come si legge ancora nella nota inviata dal comune di Verzuolo: "ha porto le sue scuse ad autorità e popolazione, ricordando che l’azienda non si è mai nascosta e l’intenzione di operare con la massima trasparenza. L’azienda ha poi spiegato come i guasti registrati abbiano tempi di risposta estremamente lunghi a causa della grandezza dell’impianto e dell’emergenza sanitaria in corso che ha rallentato le procedure. La Burgo si è definita “in fase di ottimizzazione” che include corsi di formazione di biologia semplificata a tutti i dipendenti, molti dei quali assunti da poco tempo, che operano sul depuratore."

"Tra le richieste della minoranza - si legge nella nota - effettuare una mappatura delle zone interessate dalle emissioni maleodoranti, valutando intensità e frequenza, monitorare e controllare la presenza di animali dannosi correlata allo stoccaggio della carta da macero, ma anche archiviare e rendere di facile consultazione tutti gli atti/provvedimenti/osservazioni sul processo produttivo e sulle problematiche emerse."

"Ringraziando - conclude la nota - per la presenza e le spiegazioni il Sindaco Panero e l’assessore Quaglia hanno sottolineato l’indispensabilità della collaborazione di tutti per ottenere il risultato, mettendo insieme lavoro e ambiente, nella consapevolezza dei diversi ruoli i tecnici e gli amministratori comunali. è stata anche formalizzata la richiesta alla Burgo di un piano di interventi con le rispettive tempistiche, fondamentale per raggiungere l'obiettivo e di reggere rispetto alla cittadinanza coinvolgendola."


redazione

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