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Attualità | 15 agosto 2020, 11:40

Ordinanza a contrasto del degrado urbano: a Cuneo fino a 900 euro di multa per chi occupa il suolo pubblico senza autorizzazione

Previsto il Daspo urbano per la violazione commessa in alcuni luoghi sensibili: tra questi anche il sottopasso della stazione ferroviaria e le aree limitrofe, i parchi e i portici della città

Immagine di repertorio

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Dopo lo stop al consumo di bevande alcoliche e superalcoliche su aree pubbliche in alcune zone della città di Cuneo, arriva una seconda ordinanza che mira a frenare il degrado urbano, lamentato ormai da tempo in particolare da chi vive in corso Giolitti o nei pressi della stazione ferroviaria.

L’ordinanza n. 488 che, a partire da oggi 15 agosto e fino al 31 ottobre 2020, prevede il divieto di occupazione del suolo aperto all’uso pubblico senza espressa autorizzazione da parte del Comune, così come la permanenza con giacigli, cartoni, materassi, coperte, sacchi a pelo o simili su suolo pubblico.

Ferma restando l’applicazione delle sanzioni (da 300 a 900 euro), la violazione delle prescrizioni in alcune aree cittadine prevede la possibilità di contestare al trasgressore l’ordine di allontanamento (“Daspo Urbano”).

Le zone in cui opera la disciplina dell’ordine di allontanamento sono individuate in tutte le aree in un raggio di 50 metri da strutture ospedaliere; luoghi di culto; aree cimiteriali; aree monumentali, luoghi di pregio storico e/o turistico; edifici ad uso pubblico, uffici pubblici; parchi, viali ed aree verdi; biblioteche, musei; portici del concentrico cittadino; parcheggi ed altre aree di sosta dei veicoli; impianti sportivi; Stazione ferroviaria con giardinetti, sottopassi e aree adiacenti; piazze, viali, corsi; aree adibite a mercati, manifestazioni, eventi sportivi; ingressi degli esercizi commerciali, di somministrazione alimenti e bevande e in genere di vendita al pubblico; aree di pertinenza dei trasporti pubblici e i mezzi di pubblico trasporto nonché delle aree private aperte al pubblico; aree appartenenti al centro storico; aree destinate allo svolgimento di fiere, mercati pubblici e spettacoli nonché presidi sanitari.

 

La decisione nasce dall'evidenza di un sempre maggior numero di persone che vivono per strada o che mettono in atto comportamenti molesti, come emerso dai controlli delle forze dell'ordine, intervenute più volte su segnalazione di residenti. Risse, litigi, urla, sporcizia e, in questo particolare momento, anche rischi igienici e sanitari.

L'ultimo episodio in ordine di tempo, che ha richiesto l'intervento di due volanti, nella notte tra il 9 e il 10 agosto, davanti ai cancelli chiusi, perché il dormitorio era pieno, del centro di accoglienza gestito dalla Croce Rossa.

Un fenomeno che ha reso necessario adottare dei provvedimenti per evitare conseguenze a livello di sicurezza e tutelare la civile convivenza, nonché l’igiene e sanità pubblica in questo contesto caratterizzato dall’emergenza Covid-19.

Il dormitorio di via Bongiovanni - cinquanta posti letto - è stato riaperto in via eccezionale proprio per dare una risposta a questa situazione. Stanno collaborando, oltre alla Croce Rossa locale, le associazioni del terzo settore e del volontariato.

Parallelamente sono entrati nel vivo il progetto “La B.O.A.” che, grazie ad un’equipe di professionisti del sociale, di educatori, di animatori di comunità e di mediatori, si occupa di sostenere i cittadini e fornire informazioni alle persone in arrivo e transito sul territorio comunale e la collaborazione con il programma Fami “La Buona Terra” per la creazione di un servizio infopoint dedicato ai candidati braccianti agricoli.

Il questore Emanuele Ricifari: "Queste misure, cge rientrano tra quelle previste dai decreti sulla sicurezza urbana, sono state frutto di riflessione e confronto e le ritengo uno strumento prezioso per aumentare la percezione di sicurezza e per prevenire situazioni di pericolo o disturbo della collettività. Un plauso mio personale all’Amministrazione di Cuneo che mostra così attenzione concreta anche al nostro lavoro".

Barbara Simonelli

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