“Speriamo che la Regione Piemonte sia tempestiva come il Veneto, che in 24 ore ha chiesto la calamità. Non mi risulta, ma speriamo comunque”.
Dal palco dell’incontro sul settore agricolo promosso da Fratelli d’Italia, tenutosi a Saluzzo venerdì sera, Domenico Sacchetto – presidente dell’AOP Piemonte, l’Associazione organizzazioni produttori che raccoglie 2mila imprese – lancia l’appello all’Amministrazione regionale di Alberto Cirio per i danni provocati dal downburst che ha flagellato specialmente il saluzzese, saviglianese e fossanese il 12 agosto scorso.
Il downburst è quel fenomeno caratterizzato da uno "scoppio", provocato proprio dal flusso di aria fredda che dall'alto raggiunge il suolo prima di espandersi. Si traduce in forti raffiche di vento discensionali con moto orizzontale.
“Quindici giorni fa c’è stato questo uragano – ha detto Sacchetto durante l’incontro – che ha abbattuto molti impianti e frutteti. Abbiamo fatto domanda sia in Regione che in altre parti. Speriamo che la nostra Regione sia tempestiva. Non mi risulta, ma speriamo comunque”.
“Non vorremmo essere danneggiati di nuovo – ha aggiunto Sacchetto – perché queste calamità non sono assicurabili, oppure comunque in minima parte.
Voglio solo far capire cosa significa se un impianto di 4, 5 anni, praticamente quando inizia a produrre, viene abbattuto dal vento e dalla grandine. Pensiamo alla perdita: fare un impianto costa dai 40 ai 60mila euro l’ettaro, minimo. Oltre a questo, bisogna smaltire quello vecchio, e pensare che per 2, 3 anni non si raccoglierà nulla”.
Di qui l’appello, rivolto ai parlamentari e agli Amministratori regionali in platea: “Mi raccomando: dateci una mano, perché ne abbiamo proprio bisogno”.