Nella esecuzione immobiliare sottoposta all’attenzione del giudice astigiano, dottor Pasquale Perfetti, un pensionato braidese, a seguito della notifica di un pignoramento immobiliare da parte di una società di cartolarizzazione dei crediti – dopo essersi rivolto allo studio dell’avvocato Alberto Rizzo – è riuscito ad ottenere una pronuncia, probabilmente una delle prime in Italia, con la quale il Tribunale, aderendo in pieno alle difese svolte, ha sospeso la procedura esecutiva, ritenendo plausibile l’accoglimento delle ragioni contenute nell’opposizione all’esecuzione pendente.
In particolare, l’avvocato braidese Alberto Rizzo ha eccepito la nullità / inefficacia del mutuo come idoneo titolo esecutivo, in assenza di una effettiva traditio (consegna) delle somme che ne erano oggetto.
Queste, in effetti, erano transitate su un conto corrente del cliente ma al solo scopo di ristrutturare debiti precedenti, coprendo le passività in allora esistenti, e senza pertanto una reale disponibilità del denaro in capo al medesimo.
“Costituisce orientamento costante della giurisprudenza di legittimità - commenta Rizzo - quello secondo il quale, al fine di accertare se un contratto di mutuo possa essere utilizzato quale titolo esecutivo, ai sensi dell'art. 474 c.p.c., occorre verificare se esso contenga pattuizioni volte a trasmettere con immediatezza la disponibilità giuridica della somma mutuata, e che entrambi gli atti, di mutuo ed erogazione, rispettino i requisiti di forma imposti dalla legge”.
Il valore dell'esecuzione immobiliare sospesa è superiore ad euro 700.000,00.
Questa ordinanza, molto probabilmente, segnerà in maniera netta gli sviluppi giurisprudenziali in materia di mutui di scopo e di garanzie fideiussorie.