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Scuole e corsi | 14 settembre 2020, 07:00

Parte la scuola… e la corsa per coprire quasi 3mila posti vacanti in provincia di Cuneo

Questa settimana partirà la corsa per coprire i posti “lasciati” dal personale andato in pensione con “quota 100” nelle 88 istituzioni scolastiche presenti sul territorio. Le scuole potranno contare sull'organico Covid composto da 459 maestranze, destinate soprattutto alla primaria e all'infanzia

Parte la scuola… e la corsa per coprire quasi 3mila posti vacanti in provincia di Cuneo

Oggi, luned' 14 settembre, parte l’anno scolastico più complesso degli ultimi anni. Un vero e proprio spartiacque nell’’emergenza Covid. Gli istituti scolastici piemontesi erano stati chiusi a fine febbraio e nei successivi mesi: fino all’ultimo giorno di scuola (10 giugno) le lezioni sono proseguite per via telematica con la sperimentazione (forzata) della didattica online.

Molto si è dibattuto sul ritorno tra i banchi e in presenza: in primis per l’aumento dei numeri di contagio nel mese di agosto, poi per l’esempio di paesi in cui il ritorno a scuola ha provocato un aumento dei casi positivi a Covid e in parte per le problematiche legate all’organizzazione della didattica in una situazione epidemiologica di portata pandemica. Ricordiamo. Ancora in atto.

Tant’è. Con tutti i dubbi del caso la scuola riparte. E con oggi, lunedì 14 settembre, riparte – come ogni anno - anche la corsa per la copertura dei posti vacanti per le docenze.

In provincia di Cuneo sfioreranno i 3mila: all’incirca sono 2.900. Questa settimana partirà la corsa per coprire i posti “lasciati” dal personale andato in pensione con “quota 100” nelle 88 istituzioni scolastiche presenti sul territorio.

La maggior parte dei posti riguardano la scuola secondaria di secondo grado con circa mille tra cattedre “vacanti” e orari parziali da coprire (che vanno dalle 8 alle 24 ore settimanali).  

A seguire per numero di posti vacanti c’è la scuola primaria (con più di 500 posti per il sostegno, 520 per la primaria comune e 43 per l’inglese), la secondaria di primo grado (con 730 posti circa) e infanzia (114 al sostegno e 82 all’infanzia comune).

I numeri sono superiori allo scorso anno scolastico in cui i posti coperti da supplenze erano stati poco più di 2mila.

Quest’anno per la la Gps (gradutoria provinciale delle supplenze) sono state presentate 16mila domande: ciascun candidato ha in media effettuato almeno 3-4 classi di concorso. I candidati totali sono stati circa 6mila.

Nel corso di questa settimana tutti i posti dovrebbero essere assegnati per garantire l’attività didattica in tutti i plessi della provincia a partire dalla seconda settimana di scuola.  

Un flop - come scritto nei giorni scorsi - su tutto il suolo provinciale lo strumento che permette di entrare di ruolo anche in cattedre fuori provincia o regione: le cosiddette call veloci hanno raccolto richieste rasenti allo “zero”. Tra i vincoli che hanno portato, probabilmente, a una mancata risposta c’è quello della permanenza quinquennale.

Intanto nei giorni scorsi le scuole della provincia di Cuneo hanno ricevuto i fondi per l'"organico Covid”: 20,6 milioni di euro che serviranno ad assumere personale predisposto per gestire questa situazione emergenziale. Si tratta di  459 maestranze, perlopiù personale Ata destinato a primaria e infanzia.

 “E’ una buona notizia sul fronte occupazionale – aveva dichiarato nei giorni scorsi Doriano Ficara della Fp Cgil Scuola – sulla secondaria si è probabilmente ritenuto che sarà più gestibile e fattibile una eventuale didattica a distanza o a turnazione per cui non sarebbe stato necessario un incremento del personale. Come sindacato riteniamo però che il mantenimento della didattica in presenza sia fondamentale anche per gli studenti delle superiori. non dimentichiamo che l’organico Covid è sottoposto a contratti che possiamo definire di Serie B. In caso di un nuovo lockdown perderebbero l’incarico e non hanno diritto alla Naspi.”

Daniele Caponnetto

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