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Attualità | 21 settembre 2020, 07:10

Nessun cuneese nel cda di transizione di Ubi che si insedierà a metà ottobre

A presiederlo sarà Paolo Grandi, mentre il ruolo di amministratore delegato sarà affidato a Gaetano Miccichè. Oggi (lunedì) prende il via la trattativa sindacale per la definizione delle uscite volontarie per pensionamento od esodo, che riguarderanno tutti i lavoratori del gruppo Intesa e Ubi

Nessun cuneese nel cda di transizione di Ubi che si insedierà a metà ottobre

Nel pomeriggio di venerdì scorso, sotto la presidenza di Gian Maria Gros-Pietro, è stata approvata dal cda di Intesa San Paolo la lista per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Ubi Banca.

Un elenco di nominativi che sarà presentato per la nomina all’assemblea degli azionisti convocata per il 15 ottobre nel quale, questa volta, non v’è traccia di presenza cuneese. È pur vero che si tratta di un consiglio di amministrazione di transizione, che avrà il compito di gestire la fase di passaggio di Ubi ad Intesa, resta il fatto che – a dispetto delle promesse fatte da Gaetano Miccichè e Fabrizio Palenzona nella loro visita ai sindaci di Cuneo, Alba e Mondovì e al presidente della Camera di Commercio – la garantita attenzione al territorio non si coglie, almeno per quel che concerne la composizione del board.

Non che la presenza di un posto nel cda (magari appannaggio dei soliti noti) offrisse di per sé garanzia, tuttavia l’assenza di cuneesi dalla lista pone il dubbio che la Granda – nei grandi giochi della finanza nazionale - possa essere sempre più marginalizzata.

Gaetano Miccichè, ex presidente della Lega serie A e già presidente di Banca Imi, sarà il ceo che guiderà la nuova Ubi nel processo di integrazione con Intesa Sanpaolo. Sulla poltrona di presidente, invece, andrà Paolo M. Grandi, che tra gli altri incarichi nella sua carriera ha ricoperto anche il ruolo di presidente di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking.

La lista risulta così composta:

1. Paolo M. GRANDI (Presidente)

2. Bruno PICCA (Vicepresidente)

3. Gaetano MICCICHE’(Consigliere Delegato e CEO)

4. Paola ANGELETTI

5. Laura VIGANO’

6. Giovanni BOCCOLINI

7. Giuseppe ATTANA’

8. Anna SIMIONI

9. Felice SCALVINI

10.Alessandra VITALI ROSATI

11.Luigi Arturo BIANCHI (Presidente Comitato Controllo sulla Gestione)

12. Stefania MANCINO

13.Cristina FLAIM

14.Mario CIACCIA

15.Marialuisa CICOGNANI

E mentre si è in attesa che a metà ottobre vengano definiti gli assetti del gruppo traghettatore, da oggi – lunedì 21 settembre – inizia ufficialmente la trattativa sindacale per la definizione delle uscite volontarie per pensionamento od esodo, che riguarderanno tutti i lavoratori del gruppo Intesa e Ubi.

“L’azienda – fanno sapere i sindacati – ha comunicato che è ancora in fase di identificazione il perimetro relativo alla cessione del ramo d’azienda a Bper, che al momento è prevista nel mese di febbraio 2012 per le 501 filiali di Ubi e a giugno per le 31 filiali Intesa. L’avvio della procedura sindacale prevista per legge sarà pertanto successivo alla definizione del ramo stesso. Non sono invece state fornite informazioni in merito alle ulteriori 17 filiali che dovranno essere cedute da disposizioni Antitrust. L’incorporazione societaria e informatica di Ubi Banca in Isp avverrà nel corso del mese di aprile 2021. Il confronto sindacale in merito alla fusione e all’armonizzazione contrattuale si svilupperà dunque nei primi mesi del nuovo anno”.

Le organizzazioni sindacali Fabi, First-Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin rendono noto di aver avuto un primo incontro a Milano giovedì 17 settembre, nel corso del quale hanno richiesto che “a fronte delle uscite siano effettuate in tempi rapidi assunzioni indispensabili per supportare in particolare la rete”.

“Questo primo incontro – commentano – è stata l’occasione per ribadire che la riorganizzazione successiva alla fusione dovrà impattare nel minor modo possibile sulle lavoratrici e sui lavoratori, valorizzandone la professionalità e portando le lavorazioni dove sono le persone”.

GpT

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