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Attualità | 23 settembre 2020, 11:04

Alba, dopo mesi di solleciti operai al lavoro per ripulire la ferrovia abbandonata

Rete Ferroviaria Italiana chiamata dal Comune a rimuovere la fitta vegetazione cresciuta lungo i binari della tratta per Asti. La minoranza di "Uniti per Alba" intanto se la prende col sindaco: sul suo ripristino posizione "sfuggente e contraddittoria"

Una fitta vegetazione copre completamente i binari nella zona di corso Italia e via Pola

Una fitta vegetazione copre completamente i binari nella zona di corso Italia e via Pola

Dopo mesi di solleciti da parte del Comune, sono finalmente partiti gli attesi lavori di pulizia del tratto cittadino della linea ferroviaria Alba-Asti.

Inutilizzata dal 2011, dopo il fermo dei treni a causa dei noti problemi di stabilità della galleria Ghersi di Neive, lo stato di incuria in cui nella parte che attraversa la città la linea versa per buona parte dell'anno è oggetto di periodiche lagnanze da parte di cittadini e attività commerciali.

Da qui la continua azione di sollecito messa in atto dall’Amministrazione comunale, che con l’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Reggio lunedì ha compiuto un sopralluogo insieme ai tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, che nella stessa giornata hanno dato il via a operazioni di pulizia che, secondo le assicurazioni della società di gestione della rete, dovrebbero venire condotte in modo più accurato che in passato, consentendo di rimuovere una vegetazione ormai arrivata a nascondere completamente i binari.

"I lavori – spiega l’assessore Reggio – sono partiti da viale Cherasca e ora proseguiranno lungo via Pola e sino alla stazione, con l’intento di rimuovere la fitta trama di arbusti e alberi cresciuti rigogliosi dopo l’ultimo intervento di pulizia, avvenuto oltre un anno fa".

Intanto prosegue il dibattito sul futuro del collegamento. Nelle scorse settimane avevano fatto discutere le dichiarazioni arrivate dall’attuale Giunta regionale, che ha ribadito come gli alti costi di recupero e di gestione della linea rendano impraticabile un suo ritorno in attività, mentre avanza l’ipotesi di trasformarla in una pista ciclabile con finalità turistiche.  

Sul tema si registra ora l’intervento dei gruppi di minoranza albesi riuniti in Uniti per Alba, che stigmatizzano come "sfuggente e contraddittoria" la posizione sul tema dell’Amministrazione albese.

"Dopo anni di intensi fruttuosi rapporti con Rete Ferroviaria Italiana e l'Agenzia della Mobilità piemontese – si legge in un lungo intervento diffuso dalla coalizione –, ora siamo alla supina acquiescenza ai diktat della Regione. Ci dicono di stare buoni, perché non ci sono i soldi. Ma non c'erano neanche per l'elettrificazione della linea Alba-Bra, né per la creazione di un servizio di trasporto a cadenza metropolitana: Eppure una sagace azione politica ha reso possibili questi risultati. Ora assistiamo al depauperamento del servizio senza neppure banfare".

Ezio Massucco

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