Saluzzese - 24 settembre 2020, 12:45

Tamponi e norme anti-Covid nelle strutture che ospitano gli stagionali, a Saluzzo: “Chiedete al sindaco dati non di sua competenza”

Se n’è parlato in Consiglio comunale, su interpellanza di parte delle opposizioni. Calderoni: “Per gli aspetti relativi alla sicurezza occorre sentire il questore. Per gli aspetti sanitari, il commissario straordinario Guerra”

L'ex casa del custode del cimitero, a Saluzzo

L'ex casa del custode del cimitero, a Saluzzo

La situazione delle strutture di alloggiamento che ospitano gli stagionali della frutta, a Saluzzo, è finita sui banchi del Consiglio comunale cittadino.

Alessandra Piano, Fulvio Bachiorrini, Domenico Andreis, Paolo Demarchi e Paolo Scaletta, consiglieri d’opposizione, hanno interpellato il sindaco della Città, Mauro Calderoni, per avere ragguagli in merito.

Parecchi migranti africani con contratti regolari sono impegnati nelle aziende agricole del saluzzese – ha detto Demarchi –: molti sono alloggiati nelle aziende, altri però sono ospitati nella casa dell’ex custode del cimitero e in altre strutture gestite dalla Cooperativa Armonia, con Caritas, Comunità Papa Giovanni XXIII e altri”.

Le opposizioni – escluso Carlo Savio – volevano sapere da Calderoni il numero di “soggetti ospitati”, le “misure anti-Covid adottate” e “quanti tamponi, e con che esiti” siano stati effettuati sulle persone ospitate nelle strutture.

Proprio l'ex casa del custode del cimitero era stata aperta soltanto ad agosto inoltrato, su disposizione del Comun. Il sindaco aveva posticipato la data di apertura, chiedendo elementi certi circa le competenze sanitarie (prevalentemente legate all'emergenza Covid) che potevano essere correlate all'alloggiamento di una ventina di braccianti nel sito di via della Croce.

Prendo atto con soddisfazione – la risposta del sindaco Calderoni – che Demarchi riconosce che molti stagionali africani lavorano in aziende agricole del saluzzese.

Per cercare di porre rimedio alla difficile questione dell’alloggiamento, quest’anno il territorio ha compiuto un grande passo in avanti, grazie alla sensibilità della Prefettura, molto attiva, delle Forze dell’ordine, che già contavamo al tavolo della buona volontà.

L’assessore Icardi, che ha nominato un commissario straordinario per gli aspetti sanitari (il dottor Giuseppe Guerra: ndr), e una serie di Comuni che si sono aggiunti al manipolo di pochi coraggiosi”.

Calderoni, fatta la premessa, ha poi precisato: “Tutte le vostre richieste non vanno rivolte a me, che sono uno dei sette sindaci firmatari del protocollo in via residuale, nella parte relativa alla messa a disposizione di strutture alloggiative gestite dal Fami, col progetto ‘La buona terra’ di cui è capofila la Regione Piemonte.

Per gli aspetti relativi alla sicurezza occorre sentire il questore. Per gli aspetti sanitari, il commissario straordinario Guerra.

Posso darvi però le informazioni sull’ex casa del custode: su 20 posti, in base ai protocolli del dottor Guerra, sono ospitati 10 lavoratori. La Caritas non ospita stagionali senza dimora, la Papa Giovanni sono accolte 25 persone nelle due sedi, Corso Piemonte e via dell’Annunziata, di cui 6 stagionali africani. A Saluzzo sono stati quindi accolte 16 persone.

Tutte le persone sono entrate dopo esser state sottoposte a tampone. Tutti gli ospiti della casa del cimitero sono negativi. La Croce rossa effettua un passaggio giornaliero per la rilevazione della temperatura. Se emerge un caso sospetto, si allertano le USCA per il prelievo con tampone

Questo stabilisce il protocollo, in parte mutuato da quello per le aziende, che vale per le accoglienze pubbliche. La Cooperativa Armonia non è un soggetto ospitante autonomo, ma è il braccio operativo del Fami ‘La buona terra’: unica cooperativa che ha risposto al bando pubblico per la gestione dei sette luoghi d’accoglienza.

Nella nostra accoglienza, che è un po’ più grande, è prevista la presenza 24 ore su 24: comprensibile, essendo un luogo a capienza maggiore c’è bisogno di una presenza costante.

Se in questi luoghi si individua un positivo, nel passaggio tra un tampone e l’altro, viene destinato un container o una stanza dedicata all’isolamento”.

Ni.Ber.

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