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Attualità | 09 ottobre 2020, 14:42

Sette provinciali ancora chiuse, intanto a Pamparato un pool di tecnici al lavoro per uno studio di messa in sicurezza

Ingegneri, geologi e architetti analizzeranno le criticità dell'area per proporre uno piano di messa in sicurezza

Sette provinciali ancora chiuse, intanto a Pamparato un pool di tecnici al lavoro per uno studio di messa in sicurezza

Mentre si attende ancora il ripristino di sette strade provinciali, Pamparato, come aveva annunciato, si organizza con la costituzione di un pool di tecnici per uno studio di messa in sicurezza delle aree del  borgo colpite dall’alluvione.

L’appello del comune, diffuso nelle ore immediatamente successive agli eventi calamitosi, ha trovato immediato riscontro grazie a diversi professionisti: ingegneri, architetti e geologi che, analizzeranno le criticità della zona, con particolare riguardo all’alveo e agli argini del torrente in località Riviera, per redigere una relazione per la messa in sicurezza dell’area. Il pool, coordinato dall’ingegner Fausto Mulattieri, è composta dagli ingegneri Battaglia, Mulattieri, Delpodio, lo studio Ingeoproject dell'ingegner Roberto Sperandio; Res Geotec del geologo Giuseppe Galliano di Ceva; il dott. Forestale Giorgio Colombo; l'architetto Mariangela Borio e l'architetto Davide Mulattieri.

Lo studio che verrà prodotto dal gruppo verrà poi sottoposto ai vari enti competenti, quali Provincia, Genio Civile etc; nel frattempo per il restauro del ponte romano è stato contattato Paolo de Vingo, docente della facoltà di archeologia dell'Università degli studi di Torino.

Restano ancora chiuse al traffico le seguenti strade: SP 301 tronco Entracque – San Giacomo; SP 154 tronco Ponte di Nava – Viozene; SP 239 tronco 1 Sant’Anna di Valdieri – Terme di Valdieri; SP 35 Serra – Pamparato; SP 164 Fondovalle Casotto – Torre Pamparato; SP 329 bivio statale 28-Aimoni;   SP 582 Ponte di Garessio nelle tratte 0+300 – 0+400.

I tecnici della Provincia, al lavoro per lo sgombero di detriti, raccomandano di non recarsi nelle zone colpite dal maltempo e non avvicinarsi ai corsi d'acqua, a non affacciarsi sulle sponde e a non fidarsi dell’asfalto che sembra integro in quanto il rischio frane e smottamenti è ancora molto alto e la situazione ancora in evoluzione.

 

ap

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