Un messaggio forte che non può passare inosservato quello di Roberto Calderoli, il vice Presidente del Senato, l’uomo dei falò della burocrazia italiana che da anni conduce una battaglia, personale e discreta, in tutela di chi ha o ha avuto il cancro.
E’ qui che viene fuori l’intimo Roberto Calderoli, quello che sa insegnare nei dettagli i complessi regolamenti di Palazzo Madama facendone apprezzando il diritto e la dottrina che li ha generati nella storia repubblicana, colui che su alcuni temi riesce ad essere dedito alla causa, strappandole alla diatriba politica. E non è poco in un momento come questo, dove gli immunodepressi possono rischiare tanto e l’informazione non è più sotto controllo ma a troppo spesso "a busta paga".
Le cure antitumorali rendono immunodepressi e questo è un dato di fatto scientifico inoppugnabile che occorre gridare a gran voce; se per farlo bisogna mettere in gioco la propria storia privata Roberto è pronto a farlo. Subito.
Rilanciando lo straordinario messaggio di Sinisa Mihajlovic e raccontando delle eccellenti cure oncologiche di questo Paese egli - intervenendo in un momento dove la sanità viene accecata dall’emergenza e dalla critica politica - istituzionalizza una figura ed una immagine che tutti dobbiamo apprezzare e tutelare: l'immunodepresso.
Una partita da vincere, questo è il messaggio istituzionale che oggi dal Senato, dal secondo piano di Palazzo Madama si lancia alla comunità internazionale.
Un messaggio positivo, non di sconforto, per sostenere chi è immunodepresso e che contro il virus potrebbe perdere la sua battaglia.
Una testimonianza che sa rendersi Istituzione, scavalcando l'uomo e la “politica”, per rendersi autentica ed accorata.