Il Nursing Up, sindacato delle professioni infermieristiche, definisce "una assurdità" la nuova direttiva piemontese che cancella "ferie e congedi, ma anche le ore di riposo dopo turni massacranti", del personale sanitario.
Chiede un intervento dell'assessore alla Sanità, Luigi Icardi, e l'attivazione immediata di "retribuzioni per le prestazioni aggiuntive di almeno 50 euro l'ora". Inoltre, Nursing Up sottolinea che "la nuova direttiva diffusa dal Dirmei in relazione alla carenza enorme di personale e allo stato emergenziale che stiamo vivendo - afferma il segretario regionale Claudio Delli Carri - è una disposizione coercitiva assurda, che cancella non solo le ferie, non solo ore di recupero per gli straordinari, ma anche le ore dei riposi compensativi che sono vitali per non mandare in sofferenza il personale".
"Ancora una volta gli infermieri e i professionisti della sanità devono pagare per l'incompetenza di chi decide senza avere contezza di che cosa tali decisioni comportino". Per Delli Carri, la sanità piemontese "non ha portato a termine nessuna delle azioni che sarebbe stato suo dovere compiere, lasciando i cittadini e i sanitari ad affrontare la nuova emergenza in condizioni peggiori di quelle di marzo".
La Regione, afferma, "ci deve rispetto, lo stesso che oggi noi, alla luce di questa ennesima assurda direttiva, non possiamo più contraccambiare". Quanto ai fondi per finanziare prestazioni aggiuntive a 50 euro l'ora, "i fondi - sostiene Delli Carri - possono essere reperiti trasferendo quelli che erano già stati riservati alla diminuzione delle liste d'attesa, progetto nel quale le prestazioni aggiuntive venivano appunto conteggiate almeno 50 euro l'ora".