I privati non possono spostarsi da casa per andare nei boschi a tagliare legna per autoconsumo.
Lo ribadiscono, alla luce degli ultimi Dpcm e dell’ordinanza del ministro della Salute, il tenente colonnello Diego Noveri, capo ufficio comando dei Carabinieri Forestali del Piemonte.
La norma di riferimento rimane il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre, declinato sulla pratica dei tagli boschivi eseguiti da privati cittadini.
Sono in molti i cittadini che infatti hanno richiesto informazioni circa la possibilità di recarsi in territorio boschivo per attività selvicolturali.
I Carabinieri Forestali, in accordo con gli uffici regionali competenti, spiegano come queste attività, nella fattispecie l’approvvigionamento di legname per “autoconsumo”, “non sono classificabili come ‘esigenze lavorative o situazioni di necessità’”.
Al contempo, tali attività non rientrano nemmeno tra quelle considerate come “urgenti o indifferibili”.
Possono recarsi in territorio boschivo soltanto le imprese classificate con un codice Ateco dedicato alla silvicoltura ed altre attività forestali. Nessun altro.
Ne deriva quindi che, gli spostamenti sul territorio da parte di privati cittadini finalizzati ad eseguire interventi selvicolturali per l’approvvigionamento di legna per autoconsumo risultano essere vietati.