"Milano annuncia che pianterà 3 milioni di nuovi alberi. Qui da noi invece quelli che abbiamo li abbattiamo senza apparenti motivazioni".
Si riassume in questa amara battuta, pronunciata da Marcello Dattrino, la denuncia che lo stesso componente della Commissione comunale Ambiente di Sommariva del Bosco hanno messo nero su bianco insieme agli altri tre colleghi di maggioranza nello stesso consesso (sono Giacomo Olivero, Massimo Panero ed Enrico Combetto).
Una richiesta di chiarimenti, consegnata giovedì scorso all’Ufficio Protocollo del municipio, indirizzata al vicesindaco facente funzioni Marco Pedussia e all’assessore al Verde Urbano Giorgio Gristina e per conoscenza al presidente della stessa Commissione Stefano Gallo.
"Sollecitati da molti cittadini sommarivesi – vi si legge – esprimiamo la nostra preoccupazione circa la gestione del patrimonio arboreo comunale. Desideriamo conoscere i motivi che hanno portato al taglio degli alberi in via Due Acque e all’abbattimento dei due cedri, unitamente all’orrenda potatura degli alberi limitrofi, nello spazio interno del plesso scolastico".
"Notiamo che la scarsa attenzione nei confronti degli alberi ingenera una pericolosa emulazione negativa in soggetti privi di senso civico e forse, con problemi cognitivi", prosegue lo scritto, dopodiché i quattro stigmatizzano situazioni "mai avvenute in passato".
Nel primo caso citato, nella via che porta agli impianti sportivi, Dattrino parla di "otto-dieci aceri abbattuti, a fronte di tre rimasti". Nel secondo, presso le scuole, dell’appparentemente immotivato sacrificio di "due alberi sessantennali, piantati ancora dai Padri Giuseppini".
Ma oltre a questo si lamenta anche un terzo episodio, accaduto in via Nassiryia. "Qui – spiega ancora Marcello Dattrino – un altro acero è stato barbaramente decapitato, tanto da lasciarne solo il tronco. Anche in questo caso in uno spazio del Comune. Abbiamo per ora segnalato il fatto alla Polizia Municipale, ma siamo pronti a presentare formale denuncia, se sarà necessario, affinché i responsabili spieghino le ragioni di queste azioni e ne abbiano la giusta reprimenda, in mancanza di opportune giustificazioni".
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