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Sanità | 20 novembre 2020, 17:15

Casa di riposo di Levaldigi, il direttore sanitario Toselli: “Rispetto al 2019, i dati sui decessi per ora si pareggiano”

46 gli ospiti contagiati, una decina gli operatori sanitari. “Gli ospiti positivi sono abbastanza stabili, adesso attendiamo gli esiti dei prossimi tamponi”

Casa di riposo di Levaldigi, il direttore sanitario Toselli: “Rispetto al 2019, i dati sui decessi per ora si pareggiano”

Su una settantina di ospiti della casa di riposo di Levaldigi “Fratelli Ariaudo” a Savigliano, 46 sono risultati positivi al tampone per il Covid-19, mentre una decina sono gli operatori contagiati. Una situazione più complessa rispetto alla prima ondata di marzo.

Paolo Toselli, geriatra e direttore sanitario della struttura, tuttavia resta cauto nella valutazione complessiva: “Ho fatto una statistica dei decessi dal 2019 al 2020 e quello che è venuto fuori comunque è pressapoco una situazione di pareggio. Dal 1° gennaio al 15 novembre 2019 abbiamo registrato 22 decessi con un età media sui 90 anni, mentre nel 2020 nell’arco dello stesso periodo abbiamo registrato 24 decessi, con un’età media leggermente più bassa, 88 anni per le donne, 83 anni per gli uomini. Consideriamo però che in Italia comunque la speranza di vita di una donna è di 82 anni, mentre dell’uomo sui 78 anni. Siamo il terzo paese al mondo più colpito, ma siamo anche il secondo paese al mondo più vecchio. E teniamo anche conto che i decessi in casa di riposo sono su persone che sì, sono positive al Covid, ma presentano già un quadro clinico con diverse patologie”. 

Gli ospiti positivi al Covid in casa di riposo restano comunque stabili come conferma Toselli: “Sono stabili, la speranza da domani è cominciare ad avere qualche tampone negativo. Abbiamo resistito per nove mesi senza casi al Craveri e a Levaldigi, rispettando tutte le norme, i protocolli, facendo tutti i risanamenti, purtroppo questo virus sta toccando un po’ tutti. Adesso la speranza è sugli anticorpi monoclonali che si vedranno nel 2021, poi con i vari vaccini che comunque hanno una risposta anticorpale ottima, ma quale sarà la durata? Questo sarà interessante da capire. Vorrei comunque sottolineare il ruolo degli operatori sanitari che stanno lavorando tantissimo e purtroppo si ammalano anche”. 

Chiara Gallo

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