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Attualità | 26 novembre 2020, 11:01

Cuneo, modifiche al progetto di rigenerazione della caserma Montezemolo: "Niente più auditorium chiuso, ma un'area all'aperto"

Nell'ultimo consiglio comunale l'assessore Mauro Mantelli ha risposto all'interpellanza di Laura Peano (Lega) sulla questione; i cambiamenti sono stati sottoposti anche al vaglio della Regione Piemonte, che avrà spazio nella governance del progetto

La pianta della caserma Montezemolo - Foto di repertorio

La pianta della caserma Montezemolo - Foto di repertorio

Caserma Montezemolo, a che punto siamo? Si potrebbe riassumere così l’interpellanza presentata dalla Lega Cuneo nel consiglio comunale del mese in corso. Il documento illustrato da Laura Peano prende le mosse  dalla scoperta - tramite un contatto scritto tra associazione “Di Piazza in Piazza” e Regione Piemonte - di un incontro online tra Comune e Regione in cui quest’ultima ha visionato i progetti di rigenerazione della caserma contenuti nell’Agenda Urbana e alcune modifiche richieste proprio dal Comune; a seguito dell’incontro si sarebbe poi deciso di procedere con l’intervento in modo condiviso con l’organo regionale.

Lega chiede quando sia avvenuta la videoconferenza - se prima o dopo la pubblicazione del bando di realizzazione - e se le istanze presentate da associazioni e comitati di quartiere abbiano trovato (e troveranno, nella futura collaborazione tra i due enti) posto e riscontro.

Quesiti con cui il consigliere Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) si trova perfettamente in accordo, sostenendo come esigano risposte ben precise: “Il nostro gruppo ha seguito in maniera puntuale tutto l’iter della procedura riguardante caserma Montezemolo – ha sottolineato - e il 17 febbraio abbiamo inviato alla Regione un documento in cui abbiamo evidenziato come le ultime prese di posizione del sindaco in vista dell’approvazione del bando avessero introdotto elementi di confusione in merito alle intenzioni della maggioranza. Risulta quindi importante capire, alla fine, che cosa sia stato messo nel bando e cosa sia stato valutato durante la videoconferenza con la Regione”.

A rispondere, l’assessore Mauro Mantelli, che ha cercato di fare chiarezza in merito alla situazione: “Il fabbricato che pensavamo potesse diventare il cosiddetto auditorium non si trova nelle condizioni strutturali adatte a ospitare una struttura di questo tipo: su questo si è sviluppata l’interlocuzione con la Regione, che si è denotata di diversi incontri tecnici e che hanno visto anche i funzionari regionali venire direttamente sul posto. Ci siamo insomma trovati costretti a ripensare la struttura nell’ottica di realizzare un’area aperta che potesse assolvere alle stesse funzioni previste dalla strategia (che deve adattarsi alle situazioni). L’incontro online ha visto l’illustrazione delle ragioni per cui abbiamo dovuto realizzare questa scelta, dimostratasi lungimirante; oggi, avere un’area all’aperto per scopi di coesione sociale, è molto più praticabile rispetto a una struttura chiusa, date anche le modifiche che l’evento pandemico apporterà nella gestione della città sul lungo periodo”.

Nuove schede tecniche sono state quindi necessariamente prodotte visti i cambiamenti rispetto all’origine del progetto – ha proseguito Mantelli - , ma abbiamo lavorato in totale continuità e spendendoci molto anche nel coinvolgere i cittadini (soprattutto nelle primissime fasi). La Regione ha chiesto di avere una possibilità di partecipazione alla governance, e di incontri ne sono stati realizzati diversi, e in una lettera conclusiva ci è stato chiesto di trasferire il più rapidamente possibile lo studio di fattibilità. È bene che passi il messaggio che l’intervento sulla Montezemolo non sarà una ripetizione di quello su piazza d’Armi ma presenti compiti differenti che richiedono scelte architettoniche differenti: stiamo organizzando per l’inizio di dicembre un incontro in loco con i progettisti, fino ad oggi impossibile a causa dello stato di nuovo lockdown”.

simone giraudi

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