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Attualità | 26 novembre 2020, 08:10

Cuneo, Santina Isoardi risponde a Laura Menardi: "I proventi della tassa di soggiorno vengono già destinati in accordo con le associazioni di categoria"

Nella serata di lunedì (23 novembre) la consigliera di Grande Cuneo ha presentato un ordine del giorno - poi respinto - chiedendo di far destinare la somma raccolta con l'imposta di soggiorno nell'anno corrente alle agenzie di viaggio e alle strutture ricettive; unanime il dubbio: al cifra rischia davvero di essere irrisoria

Foto generica

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Il Comune di Cuneo non destinerà i proventi della tassa di soggiorno 2020 in modo specifico alle agenzie di viaggio o alle strutture ricettive con sede legale e operativa sul territorio comunale. Ma per ragioni specifiche: prima di tutto perché la cifra rischierebbe di essere irrisoria nella quantità, e poi perché i proventi stessi dell’imposta vengono già utilizzati autonomamente dal Comune in concerto con le associazioni di categoria coinvolte.

A realizzare la richiesta sotto forma di ordine del giorno è stata la consigliera Laura Menardi. Sottolineando una volta in più che il settore turistico sia uno di quelli più toccati dalle conseguenze economiche della pandemia da Covid-19, con le agenzie di viaggi che hanno dichiarato probabili perdite fino al 90% del fatturato – e aggiungendo come le prospettive per l’anno prossimo siano ben poco soddisfacenti - , la consigliera ha richiesto che il Comune faccia la propria parte destinando al settore l’intero importo dell’imposta (o anche solo una sua parte).

Nella discussione successiva all’illustrazione dell’ordine del giorno “Beppe” Lauria si è dimostrato a favore della proposta – pur concordando, come tutti gli intervenuti, sul rischio di parlare economicamente di molto poco o quasi niente - : “Non posso non trovarmi d’accordo con qualunque tentativo di realizzare qualcosa di diverso e fuori dagli schemi nella speranza di risolvere un problema”. “L’attenzione nei confronti delle categorie è opportuna – ha aggiunto anche Ugo Sturlese - , ma deve far parte di una strategia complessiva nazionale”.

A rispondere con le spiegazioni del caso Carla Santina Isoardi: “L’ordine del giorno è in teoria condivisibile, ma non lo voteremmo: è illogico destinare la tassa di soggiorno a favore di un settore, proprio quello turistico, che è stato quasi del tutto bloccato negli ultimi mesi. Inoltre, già normalmente, i proventi della tassa vengono utilizzati dall’amministrazione in concerto con le associazioni di categoria”.

L’ordine del giorno è stato bocciato dall’assemblea con 20 voti contrari su 30.

simone giraudi

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