Attualità - 27 novembre 2020, 10:26

Diciotto giorni a Verduno in insufficienza respiratoria acuta: "Il mio grazie più profondo a chi si è dedicato a me"

Da un lettore cheraschese un forte ringraziamento agli operatori sanitari che nel nuovo ospedale "svolgono la loro missione con un impegno totale"

I "post" mistificatori nei giorni scorsi saliti agli onori delle cronache hanno avuto tra i loro effetti quello di stimolare la positiva reazione di ben più numerosi utenti del nuovo ospedale di Alba e Bra, desiderosi di manifestare la propria gratitudine ai tanti operatori che, con impegno e abnegazione assoluti, si stanno spendendo per dare una risposta efficace e umana a un bisogno di salute fortemente provato dall’emergenza sanitaria in corso. A seguire quello appena giunto alla nostra redazione da un lettore di Cherasco, che invita anche a superare le polemiche che hanno accompagnato la realizzazione e il varo della struttura.

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Sono stato ricoverato per diciotto giorni presso il nuovo ospedale di Verduno “Michele e Pietro Ferrero” per insufficienza respiratoria acuta tipo 1 in polmonite da Sars Covid.

Volevo far giungere il mio più profondo sentimento di gratitudine a chi si è dedicato a me in modo totale e amorevole. Tutti: le ragazze, le Oss, le infermiere e tutto il personale medico che lavora, svolgendo la loro missione (lavoro è riduttivo) con un impegno totale.

Lavorano in condizioni improbe. Ma guardando nei loro occhi (l'unica parte visibile, non coperta dalle giuste precauzioni) si nota la loro dolcezza, empatia e profonda umanità.

Dobbiamo avere nei loro confronti quella “gentilezza spirituale” che ci spinge verso la gratitudine a chi ci ha dato, e continua, a darci tanto.

Voglio inoltre ringraziare chi ha creduto e si è adoperato per l'apertura di questo grande polo di eccellenza che è ormai il nostro grande ospedale “Michele e Pietro Ferrero” di Verduno. A chi ha continuato a camminare e lavorare nonostante i giorni bui e tempestosi che si sono espressi con polemiche inutili, dannose e stucchevoli. Queste devono cessare per il bene di tutti e del nostro meraviglioso territorio.

Adelio Panero,
Cherasco