/ Attualità

Attualità | 02 dicembre 2020, 21:16

Da Israele a Verduno per combattere la comune battaglia contro il Covid (FOTO)

Nell’ospedale langarolo il benvenuto alla delegazione di medici e infermieri arrivati oggi dal prestigioso "Sheba Medical Center" di Ramat Gan. Il governatore Cirio: "La vostra presenza qui onora il nome della persona cui questo ospedale è dedicato"

Il capo delegazione Elhanan Bar On, a sinistra, con l’ambasciatore israeliano in Italia Dror Eydar

Il capo delegazione Elhanan Bar On, a sinistra, con l’ambasciatore israeliano in Italia Dror Eydar

Prenderà il via domattina per proseguire sino a domenica 13 dicembre la missione che ha portato nelle Langhe sette medici, dodici infermieri e due addetti alla logistica del Sheba Medical Center di Ramat Gan, distretto di Tel Aviv, il più grande ospedale di Israele e struttura che, recentemente valutata al 9° posto tra i migliori ospedali al mondo, ogni anno offre le proprie cure a qualcosa come un milione di pazienti.

Arrivata questa mattina in volo a Milano e alloggiata presso l’Hotel Santa Maria di La Morra, nel pomeriggio di oggi (mercoledì 2 dicembre) la delegazione giunta per portare un aiuto a un Piemonte che spera di uscire finalmente dalla seconda fase della pandemia è stata accompagnata a conoscere la struttura nella quale medici e infermieri saranno chiamati a portare il proprio supporto e la propria esperienza, suddivisi principalmente tra il Dipartimento di Emergenza e Accettazione e un reparto Covid nel quale ad oggi sono ancora ricoverate 177 persone, 8 delle quali in terapia intensiva.

Un sostegno prezioso, per il quale il team guidato dal dottor Elhanan Bar On e accompagnato dall’ambasciatore israeliano in Italia Dror Eydar ha ricevuto il ringraziamento arrivato da più parti nel corso della cerimonia tenutasi nel tardo pomeriggio di oggi in un atrio del "Michele e Pietro Ferrero", col direttore dell’Asl Cn2 Massimo Veglio impegnato a fare gli onori di casa insieme ai vertici della Fondazione Nuovo Ospedale Alba Bra Onlus, col presidente Bruno Ceretto e il direttore Luciano Scalise, al vicesindaco albese Carlotta Boffa e ai sindaci di Bra e Verduno, Gianni Fogliato e Marta Giovannini, mentre a testimoniare la riconoscenza della Regione Piemonte sono arrivati il governatore Alberto Cirio, l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi e il responsabile regionale della Maxiemergenza 118 Mario Raviolo.

Se proprio quest’ultimo ha ricordato le esperienze condivise col dottor Elhanan Bar On su alcuni impegnativi scenari di emergenza internazionale, il capo della delegazione israeliana ha espresso l’auspicio che quello che si inaugura domani nella nuova struttura di Langhe e Roero possa rappresentare "un primo passo di una lunga e più ampia collaborazione tra i nostri due presidi".

Un augurio subito condiviso dal presidente della Fondazione Ospedale: "Grazie di cuore per quello che state facendo", ha detto Bruno Ceretto rivolgendosi al gruppo di medici e giovani infermieri, manifestando l’impegno della onlus a fare sì che "questo rapporto possa continuare nel tempo", e invitando il gruppo e i suoi accompagnatori a essere presto "nostri ospiti nelle Langhe".

L’assessore Luigi Genesio Icardi ha da par suo salutato il nuovo sodalizio che a Verduno "torna a veder protagonisti il personale dell’importante centro ospedaliero israeliana con l’eccellenza che il Piemonte vanta nel suo dipartimento di maxi-emergenza", ricordando quella che queste due importanti realtà condivisero nel marzo dello scorso anno, in occasione dei soccorsi prestati nel Mozambico devastato dal ciclone Idai.

Lungo e sentito il saluto portato dall’ambasciatore Dror Eydar: "Quando ho sentito le drammatiche notizie provenienti dal Nord Italia e soprattutto da Lombardia e Piemonte ho chiesto ai nostri ministri di Salute e Affari Esteri e al primo ministro Netanyahu della possibilità di offrire un aiuto. Lo Sheba ha subito aderito alla mia richiesta organizzando questa delegazione. So che questa decisione non è stata facile, perché anche Israele è alle prese con la pandemia, ma siamo appena usciti dal secondo lockdown e si è creata una finestra per lasciare che questi medici potessero uscire in aiuto ai nostri amici in difficoltà. Siamo molto felici di tendere una mano per questo sforzo supremo, in nome dell’amicizia che lega Italia e Israele. Dopo queste mie parole medici e infermieri si metteranno all’opera come ogni giorno per una sacra missione, salvare vite umane in questa guerra contro il Coronavirus. Anche se riusciremo a salvare una sola vita ne sarà valsa la pena".

Una speranza sicuramente condivisa dal governatore Cirio: "Questo è l’ospedale dedicato a Michele Ferrero – ha spiegato il presidente della Regione –, uno dei più grandi uomini di questa terra e credo dell’intero Paese. Un uomo che alla sua levatura internazionale accompagnava una grande vocazione alla solidarietà. Anche per questo oggi qui celebriamo un’amicizia che ha radici profonde".

"Il Piemonte – ha proseguito – oggi sta vivendo un momento difficile. Israele è più avanti nell’uscita dalla fase due. Le nostre curve invece si sono appiattite, abbiamo segnali importanti che ci dicono che la via è quella giusta, ma abbiamo una situazione ancora molto complicata. Nei nostri ospedali oggi sono ricoverate 4.658 persone e quasi 400 nelle nostre terapie intensive: sono mille in più che durante il picco più alto della prima ondata (…)".

"Ora i nostri indicatori fanno sperare ma, mentre siamo tutti impegnati a evitare che una terza ondata si abbatta sulla nostra regione, dobbiamo fare i conti coi posti-letto degli ospedali, dove operano persone che dal 22 febbraio a oggi hanno dato l’anima, non guardando a orari, festivi e turni lavorativi. E con l'enorme difficoltà nel trovare nuovi infermieri e medici, nonostante in questo momento nelle nostre strutture lavorino 4.600 persone in più di quante non ve ne fossero a febbraio. Anche per questo la vostra presenza qui è importante – ha concluso Cirio –, perché ci permette di iniziare la conversione tra posti-letto Covid e non Covid. Questo è il primo dei nostri impegni di oggi. E la vostra presenza qui onora il nome della persona cui questo ospedale è dedicato".

Ezio Massucco

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium