L’allestimento di mangiatoie nel proprio giardino o terrazzo nel periodo invernale è una tradizione ben radicata nei paesi anglosassoni; da tempo si sta diffondendo anche nella Granda e questo è dimostrato dalle tante foto postate sui social che ritraggono pettirossi, cince e altri piccoli uccelli che si avvicinano alle case alla ricerca di cibo. Gli empori di articoli per giardinaggio e di granaglie negli ultimi anni si sono riforniti di mangiatoie, semi e palle di grasso, andando incontro al crescere della domanda da parte degli appassionati di birdgarden. Una mangiatoia frequentata in inverno può essere anche un’occasione per coinvolgere i bambini nella scoperta della natura intorno a casa.
Silvio Galfrè, delegato dell’associazione Lipu, sezione di Cuneo, è disponibile a darci qualche consiglio da esperto su come realizzare e gestire le mangiatoie per uccelli.
Gli uccelli portano numerosi servizi con i loro canti, la loro attività di divoratori di insetti che in estate diventa un toccasana e sono anche essenziali per il nostro benessere anche psicologico, per gli alberi, i cespugli, i prati, i fiori; fanno parte integrante di tutto quello che noi chiamiamo Natura.
Le mangiatoie sono di vario tipo, mi limito a dare un consiglio generico, in quanto veramente ci sarebbe da sbizzarrirsi, sono essenzialmente di legno e di plastica, in giardino all’esterno sono da privilegiare le mangiatoie in legno con tetto, a forma di casetta con un ripiano da riempire di mangime, rialzate da terra almeno di un metro e mezzo in modo di evitare pericolose incursioni di eventuali predatori oppure quelle, sempre con l’aspetto di casetta, da appendere con una catenella ai rami degli alberi.
Quelle invece in materiale plastico sono più adatte ai balconi e sono costituite da un tubo con un coperchio e un gancio che si può appendere ad un sostegno. L’interno del tubo viene riempito con un misto di semi che gli uccelli riescono a mangiare attraverso appositi fori, aggrappandosi a piccoli appoggi all’esterno del tubo.
Gli uccelli si possono anche aiutare con le palline di grasso contenute in retine da appendere ai rami di alberi e arbusti del giardino o sul balcone.
Silvio, perché nel periodo invernale e, soprattutto dopo le recenti nevicate, alcuni uccellini hanno bisogno di essere aiutati a reperire il cibo necessario per sopravvivere?
L’uomo da sempre ha alimentato gli uccelli selvatici: lo stile di vita dei nostri nonni che vivevano in campagna era fatto per tutti gli animali non solo i domestici, i pollai recintati con una casetta di legno di fatto accessibili agli uccelli, le stalle avevano le finestre piccole e senza vetri, i fienili ed i pagliai erano all’aperto e non esistevano rotoballe. ecc. impossibile oggi ricreare quello che è andato via via sparendo.
L'aiuto che possiamo dare loro è astenerci dal commettere errori, la nostra azione individuale è utile tutto l’anno cercando di ricreare gli ambienti idonei nei giardini, orti, frutteti con varietà antiche, prati umidi, siepi, boschetti, sviluppare e mantenere il giardino e l’orto bio-diverso in modo che insetti, semi, bacche e frutti edibili permettano una buona alimentazione naturale, specialmente in inverno, con le bacche e la frutta rimasta (ad esempio quella più alta e difficile da raccogliere).
Alle nostre latitudini con il tardo autunno la prima gelata indurisce il terreno, ed elimina gli insetti, questo è il motivo della migrazione degli insettivori: manca il cibo.
La neve rende ancora più difficile la vita selvatica, le notti più lunghe ed il freddo aumentano il fabbisogno di energia per sopravvivere, tutti gli animali si difendono, alcuni vanno in letargo, mentre gli uccelli migrano e quelli stanziali pagano un prezzo pesante in termine numerico al freddo (si calcola che in un inverno molto gelido muoiano fino all’80% di codibugnoli) ecco perché consigliamo, e solo nello stretto periodo di freddo intenso di novembre e marzo, di dare cibo mediante le mangiatoie.
Dare cibo agli uccellini che hanno più difficoltà nel sopravvivere alla stagione invernale non va contro la selezione naturale che di fatto serve a rafforzare la specie?
Questi ultimi decenni abbiamo visto modificazioni dell’habitat agricolo, la campagna di pianura è stata alterata dal sistema di coltivazione intensiva mediante la sistematica rimozione degli habitat con appezzamenti sempre più grandi, taglio degli alberi, dei boschetti, eliminazione degli stagni e dei fossati di irrigazione che vengono intubati, delle zone umide. Questi diversi habitat sono quindi stati trasformati in distese di grano, di mais e di altre colture intensive e di conseguenza gli uccelli selvatici si trovano in grave difficoltà perché sono venuti a mancare la loro casa e i loro rifugi. Si tratta di un problema sia alimentare che di ricovero dove passare le notti molto rigide.
Quando si progetta il proprio giardino o terrazzo, quali sono le piante e gli arbusti che possono rappresentare una vera e propria dispensa per alcuni uccelli nel periodo invernale?
La scelta delle specie vegetali adatte ad un giardino naturale è importante e permette qualsiasi sorta di combinazione secondo i gusti.
Tuttavia, è opportuno prendere in considerazione i tempi di fioritura e fruttificazione e, naturalmente, la numerosa varietà di piante, siepi, arbusti adatti a soddisfare le esigenze delle varie specie di animali, in particolare degli uccelli, con una attenzione anche a quelle varietà che si alimentano a terra nel giardino sistemando dei bassi arbusti, dei rampicanti sui tronchi e dei rami di alberi accatastati a fascina, ecc.
Tutti i giardini privati di città non si prestano per la dimensione ad ospitare grandi alberi, ma tutti possono portare alla creazione di arbusti, siepi, piccole o grandi, isolate o a macchia, le siepi sistemate contro le recinzioni perimetrali di confine del giardino; dove ci sia spazio per uno o più impianti, è bene utilizzare l’ edera che darà molteplici vantaggi sia come risorsa alimentare (con le sua bacche) che come rifugio (nel folto delle sue foglie).
Nella selezione dei fiori si dovrebbe dare la preferenza alle piante che attirano le api (finocchio, angelica, Aster, fiordaliso, margherite, lavanda, rosmarino, salvia, timo, menta, borragine, ecc.)
Altrettanto importante è attrarre gli altri insetti impollinatori e le farfalle, seminando Myosotis da campo che è il nontiscordardimé, cardo cavolo, fragole di bosco, persicaria bistorta, trifoglio rosso, ecc.). Il nostro giardino sarà ricco di specie diverse e piacevole per le sue fioriture continue e delicate fragranze. Possiamo mettere anche dell’elleboro fetidus, del viburno tinus, del gelsomino d’inverno che fiorisce in dicembre e gennaio ed aiuterà i bombi femmina a cibarsi in un momento difficile.
Cosa suggerisci di mettere nelle mangiatoie?
Il cibo dovrà avere il più alto potere calorico possibile, come semi, margarina, burro, grasso animale (strutto non salato) frutta secca e frutta fresca. Noi consigliamo un misto di semi che possa soddisfare le esigenze di tutti gli uccellini quindi predisponiamo in misto che comprende semi di girasole, grano, spaccato di mais, canapa, miglio, ecc.
Alcuni uccelli, come i merli, hanno capito che nelle ciotole dei cani all’aperto possono rubare qualche croccantino, è da scoraggiare questo comportamento?
Certo che il merlo rischia non tanto per il mangiare in quanto lui è onnivoro e quel che mangia il cane o il gatto può essere adatto anche a lui, quanto per la predazione, sia del gatto di più che il cane, che possono ucciderlo con un morso o con una zampata, quindi dove possibile occorre evitare che i merli si avvicinino alle ciotole degli animali domestici.
Bisogna anche pensare all’acqua?
Gestire l'acqua sia in estate che in inverno è determinante, bisogna evitare l'acqua stagnante, per la possibile diffusione di malattie, le vaschette devono essere stabili perché mentre fanno il bagno sono molto agitati e rischiano di ribaltarle. L’ approvvigionamento idrico è fondamentale ed il rinnovo è consigliabile ogni giorno.
Come possiamo osservare il via vai degli uccellini senza disturbare troppo il loro pasto?
Gli uccelli sono spaventati da noi e da tutti i rumori, sono molto vigili in quanto ne va della loro vita.
Si possono avere alcune avvertenze nel posizionare le mangiatoie in zone da cui sia possibile vederle attraverso i vetri della casa o dietro a ripari in canne o legno con feritoie costruiti appositamente. Alcuni sono particolarmente domestici, come le cinciarelle e le cince more che anche con la nostra presenza, se non troppo invadente, continuano ad alimentarsi.
Il vedere gli uccellini in mangiatoia permette di apprezzarne i colori, la forma delle penne, i comportamenti delle specie. In proposito un esempio simpatico è il comportamento del picchio muratore che prende di solito tre semi di girasole, li immagazzina nelle guance per poi volare su un albero e infilarli nella corteccia per rompere il guscio e mangiarne il contenuto. Come questo altri uccelli hanno abitudini che si possono apprezzare con l’osservazione in mangiatoia
Quali sono i predatori che possono importunare gli uccellini che frequentano le mangiatoie?
Nonostante migliaia di anni di convivenza con gli umani, “i nostri felini domestici” sono temibili predatori che vedono i piccoli uccelli come deliziose prede. L'istinto predatore dei nostri gatti può prendere il sopravvento in qualsiasi momento, anche in quelli più apparentemente tranquilli.
Se si vogliono avere sia gatti che uccelli come compagni fedeli, si dovranno tenere separati e sapere che la sicurezza è fondamentale per entrambe le specie. A causa delle piccole dimensioni degli uccelli, la zampa di un gatto può essere fatale. Pertanto, il gatto non dovrebbe mai essere in diretto contatto con il volatile e quando esce deve essere munito di collarino (con strip) con campanellino, da togliere quando rientra a casa.
Altri predatori naturali sono quasi tutti i rapaci, ma in particolare lo sparviero e l’astore che volano rasenti al terreno e li catturano in volo. Quindi, quando posizioniamo le mangiatoie, è necessario fare attenzione a sistemarle vicino ad un sempreverde o ad un arbusto con molti rami che serva come rifugio e protezione.
Alcuni uccelli, come i piccioni, le cornacchie, le gazze, gli storni sono ospiti sgraditi, come evitare la loro presenza?
Tutti gli uccelli sono importanti, ma ci sono alcune specie, le cornacchie i gabbiani, ed i colombi presenti nei luoghi abitati, più problematici per la loro presenza e invadenza (ed i colombi anche per le tematiche di carattere generale e sanitario). I consigli sono la cura della pulizia e dell’igiene alle mangiatoie, che devono essere quotidianamente pulite prima di somministrare altri semi, mettere dei dissuasori precludendo di fatto ai grandi uccelli di alimentarsi in mangiatoia riducendo i vani di accesso. Questi uccelli hanno un loro ruolo in natura, noi uomini con le nostre abitudini abbiamo creato le condizioni (discariche aperte, abbandono di rifiuti, alimentazione dei colombi in ogni stagione,) che hanno portato le problematiche che tutti conosciamo.
Vanno coinvolti i bambini nell’allestimento e nella gestione delle mangiatoie e perché?
L’educazione civica è una materia di grande interesse perché si insegnano le regole della convivenza, del rispetto dei principi e delle consuetudini di un popolo, le norme di comune riguardo.
Ecco che questo coinvolgimento dei bambini alla conoscenza dei principi nei quali viviamo e siamo dipendenti è di importanza vitale.
Alimentare gli uccellini è molto gratificante e nei bambini stimola il loro riconoscimento, il rispetto della natura e lo spirito d’osservazione.
Quando bisogna rimuovere le mangiatoie, smettendo di dare cibo agli uccelli e perché?
Si alimentano solo da novembre, al primo gelo, fino a marzo, dopo di possono rimuovere le mangiatoie, ripulirle e disinfettarle e sistemarle in locale asciutto e pulito. Gli uccelli sono animali selvatici ed il nostro intervento (che c’è sempre stato) li aiuta nel momento di grave bisogno quando il cibo scarseggia, finito l’inverno trovano il cibo nella natura che da sempre li ha nutriti.
Hai altri suggerimenti da darci?
Bisogna prestare attenzione al pericolo di vetri, in quanto gli uccelli non percepiscono la presenza di vetrate e sono ingannati dalla trasparenza e dai riflessi, perché non hanno una visione stroboscopica. Vedono l'interno della stanza senza percepire la presenza di un ostacolo o vedono il riflesso dell'esterno, del cielo o degli alberi. Quindi se ci troviamo con vetrate poniamoci il problema e cerchiamo di risolverlo nel modo più semplice: evitiamo la visione dell'interno dell'appartamento e dei riflessi installando delle tende che permettano loro di individuare l’ostacolo, dall’esterno l’effetto specchio si può eliminare installando delle sagome o dei motivi decorativi anche architettonici che diano il senso del solido e dell’ostacolo.
Altro elemento da tenere in considerazione sono i buoni rapporti da tenere con il vicinato. Gli uccelli sono belli! Ma producono sporcizia, adattiamo il cibo in modo che non dia fastidio, pensiamo anche alla tranquillità dei vicini, alle volte basta spiegare in buone maniere e si ottiene tutto, senza arrivare alla necessità di consultare le norme di condominio. Importante è la pulizia degli escrementi in modo da rispettare i regolamenti sanitari, evitare questa pratica, potrebbe costituire fastidio agli altri.
Grazie Silvio per questi utili consigli e grazie per le bellissime fotografie; per vedere applicato quanto descritto è consigliabile visitare, quando sarà possibile, il venerdì o il sabato pomeriggio il Giardino Naturale di Viale Angeli a Cuneo dove si può assistere al via vai di cinciallegre, passeri, verdoni, regoli, pettirossi e tanti altri nelle mangiatoie rifornite di cibo da Silvio e da altri volontari della Lipu.
Per saperne di più: www.facebook.com/lipucuneo.giardinonaturale, www.lipu.it o scrivere a cuneo@lipu.it