Assemblare un pc da soli è un'esperienza mistica. Scegliere i diversi pezzi, controllarne le specifiche e metterli insieme nel case allo scopo di creare la propria “torre del potere” può essere davvero divertente e impegnativo. Che lo scopo sia giocare, video editing o amministrare i propri affari con l’aiuto dei software di ultima generazione, utenti di tutti i tipi spesso preferiscono acquistare da sé i componenti per creare un pc assemblato fatto apposta per loro, piuttosto che acquistarne uno che potrebbe non essere adatto. Un po’ come farsi fare un abito su misura.
Nonostante sia pratica comune vi è purtroppo un aspetto troppo spesso ignorato da questi utenti: il sistema di dissipazione del calore, causa di distruzione e sofferenza per chiunque spinga al massimo la potenza del proprio hardware. Raffreddare il proprio pc assemblato è di importanza vitale! Ogni componente emana calore e ha una temperatura massima di lavoro che non dovrebbe mai superare, pena il rapido deterioramento delle sue parti o letteralmente la loro fusione. In alcuni casi i sistemi di sicurezza di queste componenti possono forzare il pc assemblato a ridurre l’energia utilizzate per non raggiungere quelle temperature, riducendo di conseguenza anche la potenza disponibile.
In questo caso si utilizzerebbe meno di quanto avete a disposizione, un vero e proprio sottoutilizzo del proprio hardware. Tutto questo si può evitare avendo cura di installare un buon sistema di raffreddamento. Sebbene esistano sistemi piuttosto costosi di raffreddamento a liquido, oggi diamo uno sguardo al metodo più utilizzato ed economico, basato su una tecnologia “antichissima”, ovvero le ventole.
Come primo passaggio è fondamentale controllare quante ventole possono supportare il case e la scheda madre del vostro pc assemblato. Sulle specifiche tecniche del case è possibile leggere quante ventole siano già in dotazione e quante altre ne possono essere montate, insieme alle loro dimensioni. In questo modo avrete già una panoramica del numero massimo di ventole che lo spazio del vostro case vi consente di installare. A questo punto bisogna capire quante di esse possono essere connesse alla vostra scheda madre tramite i connettori, che sono specifici e possono avere 3 o 4 pin: le ventole connesse a 3 pin girano ad una velocità fissa, mentre quelle da 4 pin possono aumentare o diminuire i giri in base alla temperatura raggiunta, grazie ad un sistema di controllo chiamato PWM. È possibile trovare questa informazione sulle specifiche della scheda madre.
Un pc assemblato ben areato dovrebbe avere almeno una ventola sul pannello frontale che immetta aria all’interno, una ventola sul pannello posteriore che estrae aria verso l’esterno e una ventola sul pannello laterale che immette aria, solitamente molto vicina alla scheda video (a sua volta raffreddata dalla propria ventola).
È tuttavia consigliabile, nei pc assemblati più potenti, il montaggio di una seconda ventola sul pannello frontale, sempre in immissione e un paio di ventole sul pannello superiore, il tetto del vostro case, che estraggono aria verso l’esterno. In questo modo avrete la certezza che la vostra torre sia sempre ben areata e pronta a spremere fino all’ultimo tutto il vostro prezioso hardware, senza che esso corra il pericolo di surriscaldarsi e rovinarsi…o peggio! Vigilate sempre sulla temperature interne del case, magari acquistando un economico termometro apposito.
Il vostro pc assemblato funzionerà meglio, durerà di più e vi farà risparmiare soldi!