Attualità - 13 gennaio 2021, 14:01

Politiche antidiscriminatorie, il Comune di Cuneo pronto a diventare "snodo provinciale"

La delibera presentata ieri (12 gennaio) dall'assessore Cristina Clerico, se approvata, vedrebbe il Comune prendere il posto della Provincia nel progetto regionale sul sostegno ai cittadini potenzialmente discriminati

Il municipio di Cuneo

Il municipio di Cuneo

Il Comune di Cuneo come snodo provinciale per le politiche antidiscriminatorie: è questo il cuore della delibera illustrata dall’assessore Cristina Clerico nella serata di ieri (martedì 12 gennaio) nel corso della riunione della VI^ commissione consiliare.

Un ruolo prima assunto dall’organo provinciale, ma che nel 2020 la Regione ha proposto al Comune di assumere: “Raccogliamo il testimone della Provincia, che nel 2019 ha avviato un progetto di sostegno per le persone che siano incappate o rischino di incappare in realtà e situazioni discriminatorie, con iniziale e specifico riferimento alla violenza di genere – ha spiegato Clerico - . Intendiamo, ora, allargare il quadro a tutte le possibili realtà”.

Approvata la delibera il Comune di Cuneo diventerebbe quindi uno dei nove snodi territoriali piemontesi. Primo passo sarà la creazione di uno sportello territoriale gestito dal Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese, quindi un upgrade delle politiche antidiscriminazione cittadine e il confronto con i diversi partner e la realizzazione di incontri di formazione, se sarà possibile in presenza: “Puntiamo a istituire una vera e propria rete antidiscriminazione già nel 2021, per lanciare un lavoro di mappatura delle necessità del territorio. Le attività verranno gestite direttamente dal Comune, specie quelle formative, e il Consorzio si occuperà invece dello sportello” ha aggiunto Clerico.

In generale i consiglieri presenti – specie Maria Luisa Martello, che ha porto l’attenzione sulla necessità di comunicare in modo efficace all’amministrazione comunale l’andamento delle attività, e Ivano Oggero - si sono dimostrati favorevoli al progetto. “Una proposta interessante, nella quale il Comune assume una veste ufficiale subentrando all’organo precedente – ha sottolineato Ugo Sturlese - . Occorrerà però mantenere un rapporto di comunicazione e di partecipazione attiva del Comune nelle attività del Consorzio, cosa che in qualche caso oggi esiste e in altri molto meno. In generale, ad oggi, si può rilevare una sorta di distacco tra i principi antidiscriminatori comunemente accettati e il come li si affronta a livello concreto; per esempio l’argomento migranti non è stato per nulla interfacciato da tutti i suoi attori principali: occorrerò verificare, tema per tema, se in città l’articolo 2 della Costituzione sia davvero osservato oppure no. Bene l’impegno del Comune, insomma, ma dovrà essere espresso nel concreto”.

La delibera sarà oggetto di discussione nel consiglio comunale di gennaio, in programma per lunedì 25 e martedì 26.

simone giraudi

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