La notizia è stata diffusa Radio popolare, storica emittente radiofonica milanese e rilanciata da Huffington post.
Nei giorni scorsi il premier Giuseppe Conte, anche in vista di possibili, imminenti appuntamenti elettorali, avrebbe depositato – presso lo studio di un notaio romano - il marchio di un suo partito denominato “Insieme”.
Risulta che Palazzo Chigi abbia smentito, tuttavia Radio Popolare e Huffington sono testate autorevoli e non abitualmente dedite al gossip politico.
Ma tant’è.
Vista dalla Granda la notizia assume un aspetto di singolarità poiché a Cuneo esiste già un marchio “Insieme”, da cui sono gemmate alcune esperienze civiche con l’aggiunta di vari suffissi.
Quello originale, fa riferimento all’associazione politico-culturale fondata da Giovanni Quaglia, Giandomenico Genta e Antonio Miglio e oggi guidata da Marcello Cavallo.
Immaginiamo che il logo sia stato a suo tempo regolarmente “brevettato” presso lo studio di qualche notaio cuneese.
Se così è e se davvero il Presidente del Consiglio, affrancatosi dai 5 Stelle, decidesse di mettersi in proprio con questo marchio, si profilerebbe un contenzioso sul copyright.
A meno che - essendo “Insieme” cuneese di matrice democristiana-dorotea - alle vie legali si preferisse la strada della composizione bonaria.
Trattandosi di marchio politico, un accordo è sempre possibile.
Se poi vi fossero davvero elezioni politiche anticipate, il compromesso potrebbe trasformarsi – perché no - in alleanza.
Insieme: nomen omen.