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Attualità | 18 gennaio 2021, 16:32

Giornata della memoria 2021: a Saluzzo una celebrazione nel rispetto delle norme

Mercoledì 27 gennaio celebra zione in forma ridotta e senza pubblico. Il sindaco Calderoni si ritroverà con i rappresentanti delle istituzioni territoriali, civili e militari, con i delegati delle associazioni combattentistiche e d’arma al cimitero ebraico. Letture in streaming dal teatro Magda Olivero

Giornata della Memoria: la lapide al cimitero ebraico di via Villafalletto

Giornata della Memoria: la lapide al cimitero ebraico di via Villafalletto

 

Non si svolgerà l’annuale appuntamento alla Sinagoga per  la Giornata della memoria, a causa delle restrizioni anti- covid 19. Non si  annulla però  la commemorazione a Saluzzo.

Per il prossimo 27 gennaio  il Comune, d’intesa con la Comunità ebraica di Torino e le associazioni locali,  celebrerà la ricorrenza con un programma in forma ridotta e senza pubblico.  Il sindaco Mauro Calderoni con i rappresentanti delle istituzioni territoriali, civili e militari, con i delegati delle associazioni combattentistiche e d’arma, si ritroverà mercoledì 27 gennaio alle 10,30 di fronte al cimitero ebraico di via Villafalletto,  per la deposizione della corona d’alloro alla lapide commemorativa dei 29 ebrei deportati da Saluzzo.

La mattinata proseguirà alle 11 con la deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti nei lager di piazza XX Settembre.

Infine, il programma si concluderà dalle 21 in modo virtuale con letture e musiche sulla Giornata della memoria sulla pagina Facebook «Cinema teatro Magda Olivero».

"Il 27 gennaio è una data simbolica e fondativa della società contemporanea basata sul rispetto dei diritti dell’uomo – dice il sindaco Mauro Calderoni – che abbiamo ereditato dai nostri anziani che hanno combattuto contro le dittature totalitarie e liberticide nella Seconda guerra mondiale. Proprio per questo la commemorazione non deve fermarsi neanche in un periodo tragico come questo della pandemia. Così, d’accordo con gli amici della Comunità ebraica torinese e di tutte le associazioni saluzzesi, abbiamo organizzato un programma più snello e senza pubblico, ma l’invito alla riflessione è per tutti: il 27 gennaio ricordiamo quello che è stato per non ricadere nei medesimi errori del passato.

Lo dobbiamo a chi è morto deportato, in battaglia e, adesso, alle nuove generazioni che stanno vivendo in pace e che pace e dialogo devono salvaguardare per gli anni a venire".

 

C.S.

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