“Ai danni materiali ora si aggiungono quelli psicologici, viviamo ormai nell’angoscia e nella paura ad ogni perturbazione o allerta meteo”.
Con queste parole un gruppo di cittadini di Ceva, nelle scorsi giorni, si era rivolta al sindaco, Vincenzo Bezzone, per chiedere chiarimenti in merito alla situazione post alluvione, in particolare per quanto riguarda gli aiuti economici e le opere di messa in sicurezza del territorio.
Il primo cittadino aveva risposto tramite una lunga nota in cui si elencavano per punti gli interventi svolti e/o in programma sul territorio comunale, invitando, per quanto possibile, a un confronto personale (leggi qui).
"L’incontro personale a mio avviso è sempre preferibile, in quanto più efficiente, costruttivo e chiarificatore, rispetto ad un asettico comunicato alle testate giornalistiche ed ai media in genere che in molti casi rischia di aumentare i problemi senza risolverli." - ha commentato il sindaco Bezzone, concludendo - "A meno che, e mi auguro vivamente di no, tutto si riconduce nell’azione di qualche deluso dell’ultima tornata elettorale che meschinamente, strumentalizzando i legittimi dubbi ed incertezze di alcuni cittadini, vorrebbe mettere inutilmente in cattiva luce un’Amministrazione che con mille difficoltà congiunturali sta lavorando bene".
Proprio in merito a queste ultime dichiarazioni il gruppo di residenti cebani chiarisce:
“A seguito della dichiarazione rilasciata dal sindaco Vincenzo Bezzone, ci teniamo a precisare che siamo un comitato che nasce spontaneo e non legato a fini politici, rappresentante minimo 150 famiglie colpite dalle alluvioni. Attendiamo puntuale e cortese risposta alle domande formulate nell’ultima lettera protocollata in data 8 gennaio 2021”.