Un anno fa, a chiusura del 2019, il Comune di Cuneo aveva incamerato dall'imposta di soggiorno ben 150 mila euro, tutti investiti nella promozione turistica della città.
Il bilancio del 2020 non può che essere catastrofico, anche perché quello turistico è tra i settori più colpiti dalla pandemia, fermo restando che la maggior parte delle presenze esterne, a Cuneo, è legata a ragioni lavorative. Questo ha, pur nella nettissima riduzione degli incassi, permesso di non azzerarli del tutto.
70mila euro: questa la stima degli introiti per il Comune. La Giunta ne ha deliberato l'utilizzo: il raggiungimento degli Obbiettivi di Sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, in particolare con la finalità di rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.
L'amministrazione sta infatti sviluppando un percorso di Pianificazione Strategica con orizzonte temporale al 2030, incentrato sul tema dello sviluppo sostenibile in ambito economico, sociale e ambientale, prendendo a riferimento il quadro programmatico delineato con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, approvata dalle Nazioni Unite.
Saranno quindi investiti in “progetti di sviluppo degli itinerari tematici e dei circuiti di eccellenza, anche in ambito intercomunale, con particolare riferimento alla promozione del turismo culturale; nello sviluppo di punti di accoglienza ed Ancora, nel “cofinanziamento di interventi promozionali da realizzarsi in collaborazione con la Regione e gli enti locali e nell'incentivazione di progetti volti a favorire il soggiorno di giovani, famiglie ed anziani presso le strutture ricettive, ubicate nel territorio comunale, durante il periodo di bassa stagione".