Ci sono storie difficili da raccontare e impossibili da accettare. A soli 38 anni, lo scorso novembre mamma Sara, che viveva a Villanova Mondovì, insieme al marito Dario Magnino, è stata strappata ai suoi due bambini da un male incurabile.
Dopo aver scoperto la malattia, Sara ha deciso di dare alla luce, il 15 agosto 2020, la sua piccola Giada e trascorrere tutto il tempo che le rimaneva con lei e il fratellino Thomas.
"Aveva già il male nel corpo e ha fatto una scelta: salvare la sua bambina. Giada è nata prematura, 27 settimane; due mesi di terapia intensiva, lontana da una mamma che invece lottava in un altro ospedale tra la vita e la morte" - scrive l'amica Federica Biscia, che ha dato il via a una raccolta fondi online - "Sara è tornata a casa, abbandonando cure e speranze, per poter stare insieme ai suoi bimbi per pochi giorni. A novembre, in una giornata nebbiosa, ha lasciato Giada e Thomas di 6 anni alle cure di papà Dario, meccanico di Pogliola frazione di Mondovì".
La raccolta fondi, nata con l'obiettivo di realizzare il sogno di Sara di garantire un'istruzione e un futuro sereno ai suoi bambini, ha raggiunto i 7.900 euro e per raggiungere il maggior numero di persone la pagina di 'Gofundme' è stata tradotta anche in lingua inglese.
"Ringraziamo tutti di cuore" - racconta la zia dei bimbi, Laura, contattata telefonicamente - "Mia cognata era una persona solare, radiosa. Aveva iscritto Thomas all'Asilo nel Bosco, un progetto in cui credeva molto e poter garantire lo stesso percorso a Giada è importantissimo, è quello che Sara avrebbe voluto. Ci è di grande conforto vedere che, sia tramite la raccolta che privatamente moltissime persone hanno deciso di stare accanto a Thomas e Giada".
"Quel giorno dei primi di novembre il mio cuore ha smesso di battere insieme a quello di mia moglie, ma Thomas mi ha fatto capire che alla fine l'amore è ciò che ci sta accanto. E allora ogni vostro gesto di amore nei confronti miei e dei miei figli è stato una scintilla che mi ha riacceso un po' il sorriso." - dice papà Dario - "Vorrei ringraziarvi uno ad uno. Gli anonimi, Francesca, Alberto, Chiara...insomma ogni nome e cognome scritto sulle donazioni che abbiamo ricevuto".
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