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Attualità | 22 gennaio 2021, 14:43

“Facciamo vivere i circoli”: Acli in protesta a inizio febbraio

Circoli aperti fino alle 18 in una data da definire tra sabato 6 o 13 febbraio. Il presidente Lingua: “Nessuno vuole tenere aperto se la salute viene messa a rischio, ma si chiede di non essere discriminati rispetto alle attività commerciali che hanno il permesso di accogliere il pubblico, pur esercitando le medesime attività”

“Facciamo vivere i circoli”: Acli in protesta a inizio febbraio


E’ passato quasi un anno e i Circoli e associazioni Acli, come tanti altri, sono ancora chiusi o hanno ricevuto solo qualche misero “ristoro” neanche sufficiente a pagare i costi fissi (luce, gas, affitti, SIAE, canoni).

Ecco perché le Acli della Granda hanno deciso di indire una protesta a inizio febbraio. La data non è ancora stata definita: potrebbe trattarsi di sabato 6 o sabato 13 febbraio. Certe invece saranno le modalità. A sostegno della protesta, durante la giornata, i Circoli Acli e le sedi dell'associazione rimarranno aperti fino alle 18: nel rispetto delle norme sanitarie e delle misure antiCovid 19, muniti di mascherina e allestendo spazi e percorsi di distanziamento, si accoglieranno coloro che vorranno sottoscrivere la tessera e si proporranno iniziative di solidarietà, tra cui la raccolta di fondi a sostegno dei rifugiati e migranti provenienti da diversi paesi e bloccati in Bosnia dove, da parecchi anni, opera un gruppo di volontari dell’Ipsia Acli. Sarà anche effettuata una raccolta di viveri e offerte, che verranno distribuiti alle persone in difficoltà nei rispettivi paesi, in accordo e collaborazione con le Caritas diocesane.

Ai Circoli che possono somministrare bevande, si chiederà di proporre, agli associati, un caffè solidale da asporto a 2 euro, di cui 1 euro di solidarietà e 1 per il circolo, e per quelli che possono preparare l’asporto del pranzo o della cena, per i soci, a devolvere una parte del ricavato in solidarietà.

“Nessuno vuole tenere aperto un Circolo o esercizio se la salute viene messa a rischio -dice il presidente provinciale Elio Lingua -, ma si chiede di non essere discriminati rispetto alle attività commerciali che hanno il permesso di accogliere il pubblico, pur esercitando le medesime attività”.

Il motto è “Facciamo vivere i Circoli”, insomma una giornata di mobilitazione e di protesta costruttiva per sottolineare come nei Circoli si concretizzi quotidianamente l'impegno solidale e civile verso la società, e non solo per lo scopo ricreativo o di svago.

Inoltre non è stata presa in considerazione la proposta di fornire un sostegno per la copertura assicurativa a favore di tutti i volontari. Sostengono i vertici dell’associazione cuneese: “Con questa giornata di mobilitazione, che sarà anche dedicata alla solidarietà, percorreremo tutte le strade possibili per diffondere messaggi propositivi e informativi sull’importante presenza dell’associazione sul territorio”.

In vista della giornata di protesta civile i vertici delle ACLI cuneesi chiederanno un incontro con il prefetto e con il questore del capoluogo, per sottolineare la gravità delle conseguenze derivanti dalla prolungata chiusura.

Altri momenti di protesta saranno organizzati con raccolta firme, invio di lettere e, dove è possibile, coinvolgimento dei sindaci.

“Nei Circoli il volontariato ha un ruolo fondamentale da sempre, non solo durante le emergenze, e questo impegno, che per altro è testimoniato dalle centinaia di iniziative intraprese negli anni e particolarmente in questi mesi di pandemia, è indice della vitalità e del legame profondo con la società e la gente che va in tutti i modi salvaguardato”, concludono i vertici Acli.

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