Una recentissima raccomandazione dell'organizzazione mondiale per la cooperazione e lo sviluppo invita gli Stati aderenti, fra cui l'Italia, a introdurre strumenti che rendano effettiva e strutturale l'alfabetizzazione economica.
Si tratta delle stesse categorie sociali alle quali da tempo si rivolge, con successo, la produzione editoriale e libraria del Banchiere scrittore fossanese
Oltre a Beppe Ghisolfi, adesso lo dice - mettendolo per iscritto nella propria raccomandazione indirizzata agli Stati aderenti - pure l'OCSE, ossia l'Organizzazione mondiale per la cooperazione e lo sviluppo.
L'educazione finanziaria, riconosciuta quale fattore per il benessere economico sia individuale che collettivo, deve trovare recepimento in decisioni istituzionali che siano fondate anche su atti legislativi, e che permettano alle Persone di partecipare con le proprie scelte informate alle attività e al funzionamento dei mercati dei capitali, senza subire penalità involontarie dovute a inadeguatezze di tipo normativo od organizzativo.
L'OCSE, la cui direttiva programmatica è stata in anteprima illustrata nei giorni scorsi dal Sottosegretario alle Finanze Pier Paolo Baretta e dalla Professoressa Annamaria Lusardi, coordinatrice quest'ultima del Comitato ministeriale per la promozione e la divulgazione delle attività educative nell'ambito della finanza, ha definito con chiarezza i target, ovvero le categorie sociali alle quali devono essere finalizzati i progetti di sensibilizzazione applicativa: i giovani, per renderli protagonisti delle sfide economiche presenti e future accelerate dagli utilizzi digitali evidenziati nei mesi della pandemia; le donne, affinché le informazioni finanziarie entrino a tutti gli effetti nelle politiche per le pari opportunità e per la parità di genere; le micro e piccole imprese, al fine di favorire la conoscenza e l'accessibilità alle fonti di finanziamento e alle agevolazioni ordinamentali in vigore nel momento storico in cui si trovano; gli anziani, per mettere gli stessi al riparo dal rischio di incorrere in truffe a opera di mediatori infedeli o non autorizzati; e i migranti, con l'obiettivo di responsabilizzare i nuovi cittadini nel loro processo e cammino di integrazione.
A ognuna di queste categorie è da tempo indirizzata l'azione editoriale e libraria del Banchiere scrittore Beppe Ghisolfi, esponente europeo e mondiale delle Casse di Risparmio.