Il costo dovrebbe aggirarsi sui 6-700mila euro totali, e quattro soluzioni possibili sono già state presentate all’amministrazione comunale: quali novità, quindi, rispetto alla possibilità di rendere la pedancola sul fiume Gesso tra Cuneo e la Mellana di Boves una realtà stabile e continuativa?
A porre la domanda in consiglio comunale, nella serata di ieri (lunedì 25 gennaio) è stata la consigliera Luciana Toselli (Cuneo per i Beni Comuni): “Boves e Cuneo, nella loro gestione associata della pedancola decisa nel marzo 2017, spendono circa 15mila euro ogni anno per ricostruirla e abbatterla (di cui due terzi coperti dal nostro Comune e un terzo da quello di Boves – ha specificato - . La realizzazione di un passaggio continuativo è da anni oggetto di discussione; sarebbe un volano importante per il turismo di entrambi i comuni e potrebbe spingere Boves a ripensare la propria presenza all’interno del Parco Fluviale Gesso e Stura”.
“In piena pandemia il comitato della Mellana ha espresso l’interesse a occuparsi della manutenzione del guado, mentre l’Atletica Cuneo ha proposto di farsi carico dello studio di fattibilità – ha continuato la consigliera, che è tornata anche a chiedere di analizzare i quattro progetti esistenti in una commissione dedicata - : è necessario giungere il prima possibile a una soluzione definitiva e al reperimento di fondi, magari europei”.
D’accordo con Toselli i consiglieri intervenuti, come Carla Santina Isoardi, Matteo Garnero – che ha definito la questione un “problema atavico” - e Valter Bongiovanni: “Credo anche io che il problema della pedancola vada risolto – ha aggiunto quest’ultimo - . Non si può dover ricostruire, tutti gli anni, un percorso che dal punto di vista turistico appare potenzialmente molto importante. Se sono già stati presentati dei progetti in questo senso sarebbe utile valutarli e discuterne in commissione”.
“Più che progetti veri e propri, quelli che sono stati presentati sono delle ipotesi di fattibilità: nessuna risulta avere un costo di 700mila euro, vanno tutte da 1.200.000 euro a oltre 3 milioni di euro – ha detto l’assessore Davide Dalmasso - . Trovare soluzione al guado sul Gesso con la Mellana è importante e l’ho detto più di una volta, ma l’impatto economico lo è altrettanto e va guardato con attenzione; bene realizzare uno studio di pre-fattibilità, ma dobbiamo capire se è davvero possibile realizzare qualcosa di stabile e continuativo”.
“Il problema è altro proprio il fiume, che a ogni piena modifica il proprio comportamento ed erode una parte del letto – ha aggiunto l’assessore, aprendo alla possibilità di convocare una commissione per discutere delle quattro ipotesi presentate nei mesi scorsi - . Fino ad oggi sono sempre mancate le risorse per uno studio di pre-fattibilità o di fattibilità vero e proprio, che dia una risposta concreta; servono alcune decine di migliaia di euro per i quali abbiamo preso contatto con la Fondazione CRC, per ora infruttuoso. Ci tengo a sottolineare, però, che l’entrata nel Parco Fluviale o qualunque intervento strutturale, che tra l’altro riguarderebbe soltanto il nostro territorio, non deve essere un incentivo o un premio per altri comuni, ma un’opportunità”.