Mino Taricco, politico di lungo corso, eletto nel 2018 nel collegio senatoriale plurinominale del Piemonte 2, dopo una prima legislatura a Montecitorio, fa appello alle forze democratiche ed europeiste per risolvere la crisi di governo apertasi con le dimissioni del premier Conte.
“Mi vengono in mente – commenta - due detti climatici paradossalmente ugualmente calzanti anche se antitetici, “un fulmine a ciel sereno” e “tanto tuonò che piovve”. Sì, perché se è vero che i modi e le forme con cui si è sviluppata questa crisi erano imprevedibili, e che sicuramente il merito, cioè le questioni addotte a motivazione della scelta di aprire la crisi erano assolutamente non centrali, è altrettanto vero che il clima che si respirava nella coalizione, e soprattutto il rapporto con Italia Viva, manifestava complessità già da un po’ di tempo. Purtroppo né Renzi né Conte hanno saputo o voluto mettere al centro delle loro azioni i motivi di convergenza e di ricostruzione, ed hanno lasciato che gli eventi facessero il loro corso.
Sento e leggo da tanti amici e conoscenti di uno sconcerto e una riprovazione diffusa per ciò che è successo, e non fatico a capirne il senso”.
Senatore, gli chiediamo, e adesso che si fa, che succede, che cosa suggerisce?
“Credo – afferma - che l’unica strada sensata sia ripartire da tutti coloro che in Parlamento condividono una visione del Paese realmente democratica e parlamentare, giusta, solidale, aperta europeista e orientata ad un confronto multilaterale per la soluzione dei grandi problemi globali. Occorre verificare se ci sono le condizioni per costruire una proposta di governo, la più ampia e forte possibile, per gestire la situazione complessa e al tempo stesso sfidante che il Paese sta attraversando”.
Ciò detto, Taricco si rimette al Capo dello Stato.
“In questo percorso – ribadisce - la saggezza del Presidente della Repubblica sia una garanzia. Ritengo che anche per la indicazione del futuro Premier, sia esso un Conte ter o un nuovo nome, saggiamente saprà sceglierà la soluzione che darà maggiori garanzie al Paese”.
E per quanto riguarda il suo partito, il Pd?
“Resto convinto – risponde - che in questa fase, il Partito Democratico che bene ha operato in questi mesi, e che sempre ha privilegiato i motivi della costruzione e del perseguimento delle soluzioni, su quelli della polemica e dell’interesse di parte, possa essere una solida base da cui ripartire, per dare in tempi brevissimi le risposte che il nostro Paese e tutta l’Europa attendono”.
Politica | 26 gennaio 2021, 16:12
Mino Taricco: “La saggezza del Presidente Mattarella è una garanzia per il Paese”
Il senatore Dem considera che l’unica strada sensata sia ripartire da tutti coloro che in Parlamento condividono una visione del Paese “democratica e parlamentare, solidale ed europeista”
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