Attualità - 28 gennaio 2021, 14:04

Effetto pandemia sulla scuola: boom di iscrizioni a Informatica e Telecomunicazioni, perde appeal il settore dell’enogastronomia

I dati della Granda in linea con quelli regionali e nazionali. Il provveditore Furci: "La vera novità di quest'anno è stata la mancanza dei percorsi di orientamento in presenza. E' mancato un elemento importante nel percorso di scelta"

Nei giorni scorsi si sono chiuse le pre-iscrizioni alle scuole secondarie di secondo grado. In provincia di Cuneo gli iscritti sono 5.043, duecento in più rispetto all'anno scorso.

"Il trend è ancora in crescita, ma nei prossimi anni le iscrizioni diminuiranno, come conseguenza del calo demografico", commenta la dottoressa Maria Teresa Furci, dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale.

Quest'anno la Granda si è allineata al trend regionale e nazionale.

Si registra un lieve calo (-1%) di iscrizioni agli istituti professionali (scelti dal 16% degli studenti cuneesi, 809), gli istituti tecnici mantengono un'attrattiva del 38% (1822, +0,3%) e crescono dell'1,3% i licei, che con 2.412 iscritti attraggono il 48% di quanti si apprestano a iniziare questo ciclo di studi.

Licei che accorpano molti indirizzi: scientifico, classico, artistico, musicale, sportivo, linguistico, scienze umane, sienze umane indirizzo economico e scienze applicate.

Nel dettaglio, gli indirizzi dei PROFESSIONALI vedono crescere gli iscritti in Manutenzione e assistenza tecnica (passati da 81 a 102). Perde di attrattiva il mondo dell'enogastronomia, che scende da 372 a 347 iscritti, forse condizionato anche dal clima di sfiducia che investe il settore, mai in crisi come in questo periodo di pandemia.

Per gli ISTITUTI TECNICI l'indirizzo di Informatica e Telecomunicazioni vede un balzo decisamente importante: gli iscritti sono infatti passati da 333 a 477. Anche questo pare essere un effetto della pandemia, con una sempre maggiore richiesta di competenze in questo ambito. Grafica e Comunicazioni fanno un balzo che sfiora il 100%: le iscrizioni sono passate da 61 a 119.

Sul fronte dei LICEI il Classico continua a perdere appeal; lieve calo anche dell'indirizzo Scientifico; giù il Musicale, con soli 32 nuovi allievi contro i 48 dell'anno scorso; cresce l'Artistico, con 73 iscrizioni in più, mentre sono lievi le variazioni negli altri indirizzi.

"La pandemia ha certamente condizionato le scelte degli studenti. Ma la vera novità di quest'anno - conclude ancora la dottoressa Furci - è stata la mancanza delle attività di orientamento in presenza, costringendo a scelte più tradizionali. Niente saloni dell'orientamento, dove i ragazzi possono parlare con i professori o con studenti che già frequentano gli istituti, o possono entrare in contatto con le aziende del territorio. Sono mancate le giornate di porte aperte, dove si possono visitare le scuole, vedere cosa offrono, gli spazi, i laboratori. I ragazzi hanno perso un momento importante per poter fare una scelta realmente consapevole per il loro futuro, perché è mancato un elemento di conoscenza informata delle opportunità di studio e di lavoro".

 

Barbara Simonelli