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Agricoltura | 02 febbraio 2021, 20:42

Terranostra Piemonte al tavolo del turismo regionale: "Serve attenzione per superare la crisi e ripartire"

Bene confronto, ora sbloccare urgentemente Bonus Piemonte per agriturismi che non l’hanno ancora percepito

Terranostra Piemonte al tavolo del turismo regionale: "Serve attenzione per superare la crisi e ripartire"

“Le misure restrittive adottate per contrastare il diffondersi dell’epidemia stanno determinando una forte contrazione delle attività multifunzionali delle imprese agricole le quali, nonostante tutto, non hanno interrotto le attività principali e si sono, fin da subito, attivate con le consegne a domicilio e l’asporto. La chiusura, però, delle attività agrituristiche sta mettendo a rischio un intero comparto legato al turismo e al territorio”. E’ quanto ha evidenziato Stefania Grandinetti presidente Terranostra Piemonte nell’ambito del Tavolo del Turismo, convocato dalla Regione Piemonte, per un momento di confronto con gli attori del comparto turistico piemontese.

“Un incontro sicuramente proficuo per confrontarsi con chi, in prima persona, rappresenta il mondo del turismo e per tracciare le direttive strategiche per la ripartenza – continua Stefania Grandinetti -. Abbiamo colto l’occasione anche per chiedere urgentemente di rivedere le anomalie non ancora risolte legate al Bonus Piemonte sollecitando l’organizzazione, quanto prima, di un incontro tecnico per definire la questione Si tratta di un sostegno economico per un settore che, oltretutto, valorizza al 100% il Made in Piemonte, sia a tavola sia a livello di promozione del nostro territorio”.


A settembre, da un’indagine dell’Enit (Agenzia Nazionale del Turismo), emergeva che Il 33% degli italiani pensava alle vacanze di Natale ed il 92% indicava l’Italia come destinazione e, tra le varie regioni, emergeva proprio il Piemonte come meta prescelta.

“Per i nostri agriturismi ed, in generale, per il comparto turistico, dopo la stagione estiva che non ha visto arrivare il turismo straniero, si sperava in quella invernale invece, nella nostra regione, a pagare il prezzo più alto sono sicuramente state le località di montagna che richiamano ogni anno molti sciatori, ma anche gli amanti della buona tavola – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale -. Il cibo, oltretutto, è diventato il vero valore aggiunto della vacanza Made in Piemonte con la grande scelta di prodotti enogastronomici d’eccellenza che la nostra Regione sa offrire, dal riso al vino, dall’ortofrutta ai prodotti lattiero-caseari fino alla carne ed ai salumi, che annoverano anche 14 Dop, 9 Igp, 18 Docg e 42 Doc, ma finché il turismo non ripartirà tutto questo sistema avrà bisogno di un’attenzione concreta per poter andare avanti”.


comunicato stampa

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