Sconforto, delusione e rabbia: sono questi gli stati d'animo che accomunano tutti gli imprenditori e lavoratori legati al comparto neve nella nostra provincia.
Dopo la decisione di prolungare la chiusura degli impianti sciistici e una stagione finita prima di poter iniziare, resta tanta amarezza.
"La perdita economica è devastante per la provincia di Cuneo, ma è ancora più grave che mentre decidevano di chiudere, guardando le montagne si potevano chiaramente vedere i gatti delle nevi che battevano le piste." - spiega il consigliere regionale Paolo Bongioanni - "Non si può giocare sulla pelle di imprenditori e lavoratori. Gravissima mancanza di rispetto, è un'umiliazione per chi vive e lavora in montagna".
Il consigliere Bongioanni intanto si è già mosso in favore del settore: "Non bastano i ristori, ho già preparato un ordine del giorno che spero venga approvato, che impegna la Giunta e il Presidente Cirio a trovare un'intesa con i Governatori di altre regioni sede di impianti sciistici per la richiesta del rimborso dell'80% del fatturato per impianti e indotto, ma anche per sostenere eventuali spese legali che i gestori degli impianti metteranno in atto contro il Governo."
Intanto la Regione Piemonte a gennaio aveva approvati i Ristori Neve : “Ho chiesto al presidente Cirio di erogare i 20 milioni e 500 mila euro, stanziati a gennaio, destinati a impianti, maestri di sci, alberghi, bar e ristoranti dei comuni sede di impianti ma anche per quei comuni a 15 km di raggio dalle stazioni e sopra i 550 metri di altitudine. Soldi che andranno anche a chi affitta attrezzatura sportiva, negozi che vendono materiale sportiva e locali di intrattenimento”.