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Politica | 16 febbraio 2021, 11:09

Fabiana Dadone (5Stelle) “Il mio è stato un ministero rock!”

Nel momento in cui lascia la Funzione pubblica per le Politiche giovanili, la parlamentare ringrazia il Movimento e affida al suo profilo social alcune riflessioni

Fabiana Dadone (5Stelle) “Il mio è stato un ministero rock!”

 

“Ho ricevuto moltissimi messaggi in questi anni ma mai col calore di questi giorni. Milioni di dipendenti pubblici sono stati difesi da un ministro che si è limitata umilmente a dire la verità sul loro conto.

Raccontare la banale verità dell’impegno quotidiano, della dedizione al lavoro di tanti italiani è forse stata la mia più grande impresa. Insieme abbiamo innescato una rivoluzione che non può essere più fermata. Meritiamo anche noi il nostro pezzo di futuro”.

Così scrive sul suo profilo social Fabiana Dadone, deputata cuneese 5 Stelle, nel momento in cui lascia al suo successore Renato Brunetta il dicastero della Pubblica Amministrazione per andare ad occupare quello delle Politiche giovanili.
“Ora – aggiunge al riguardo - rappresento le Politiche giovanili ma non è questo che abbiamo fatto insieme alla Funzione pubblica l’ultimo anno e mezzo? Siamo tornati a studiare per affrontare sfide apparentemente insormontabili: lavorare da remoto, senza orari, senza pause, senza pretese. Siamo stati rock!
Abbiamo introdotto e imposto temi sull’agenda politica nazionale –
annota ancora - che erano visionari e li abbiamo resi concreti giorno per giorno. Ridevano. Sminuivano. Ma non abbiamo mollato e li abbiamo fatti imbarazzare della loro miopia. Noi sulla transizione ecologica abbiamo investito più di un decennio fa. Ci voleva un gran coraggio.
La digitalizzazione –
rileva l’ex ministra della PA - ha puntato dritto l’obiettivo verso l’interconnessione delle banche dati, lo smart working ha imposto la reingenierizzazione dei processi amministrativi. Voi – scrive rivolta ai militanti pentastellati - ci avete messo l’ingrediente segreto, il segreto di pulcinella a dire la verità: l’impostazione culturale adatta. Un radicale cambio di mentalità senza il quale nessuna innovazione tecnologica potrà avere attuazione.
Abbiamo lavorato in maniera efficiente nonostante una crisi senza precedenti facendo risparmiare soldi a cittadini e Stato. Efficienza, efficacia e coraggio.
Vado fiera soprattutto del cuore, che è stato messo in questo lavoro. Spero – conclude la ministra di Carrù - possa servire per ispirare al coraggio della spinta innovativa necessaria per portarci fuori da questa crisi”.

Se la gestione della Dadone alla Funzione pubblica è stata “rock”, come lei la definisce, viene da chiedersi se quella di Brunetta sarà ora all’insegna del “bughi bighi”.

GpT

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