- I CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 765 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 108 dopo test antigenico), pari al 3,7% dei 20.595 tamponi eseguiti, di cui 14.138 antigenici. Dei 765 nuovi casi, gli asintomatici sono 253 (33,1 %).
I casi sono così ripartiti: 103 screening, 404 contatti di caso, 258 con indagine in corso; per ambito: 12 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 85 scolastico, 668 popolazione generale.
Il totale dei casi positivi diventa quindi 242.175 così suddivisi su base provinciale:
21.441 Alessandria
12.505 Asti
8.304 Biella
32.799 Cuneo (+97, ieri erano 32.702)
18.876 Novara
127.392 Torino
8.910 Vercelli
8.847 Verbano-Cusio-Ossola
1.200 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi
1.901 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale
I ricoverati in terapia intensiva sono 130 ( +0 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.857 (+8 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 10.608.
I tamponi diagnostici finora processati sono 2.848.917 (+20.595 rispetto a ieri), di cui 1.114.541 risultati negativi.
- I DECESSI
Sono 12 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, 0 di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 9.257 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:
1.406 Alessandria
591 Asti
376 Biella
1.102 Cuneo (+0 da ieri)
766 Novara
4.212 Torino
416 Vercelli
303 Verbano-Cusio-Ossola
85 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte
- I GUARITI
I pazienti guariti sono complessivamente 220.323 (+582 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale:
19.209 Alessandria
11.364 Asti
7.542 Biella
30.517 Cuneo (+79, ieri erano 30.438)
17.282 Novara
115.427 Torino
8.119 Vercelli
8.012 Verbano-Cusio-Ossola
1.108 extraregione
1.743 in fase di definizione
- PIU' CONTROLLI PER CHI RIENTRA DAI PAESI A RISCHIO
Allarme diffusione varianti Covid, la Regione Piemonte aumenta i controlli sui viaggiatori che rientrano dai paesi a rischio anche per via non aerea o indiretta. Per limitare la diffusione dei contagi del virus e delle sue varianti inglese, sudafricana e brasiliana, la Regione infatti, sulla scorta del parere del gruppo di lavoro dei propri epidemiologi, rafforza e intensifica la sorveglianza sanitaria, attraverso il controllo e il tracciamento di quei viaggiatori che rientrano in Piemonte dai Paesi a rischio (Regno Unito, Irlanda del Nord, Brasile e Sudafrica) anche con mezzi diversi dall’aereo, quindi auto, treni, autobus, navette, o con voli nazionali.
Chiunque rientri, anche con questi mezzi, da lunedì avrà l’obbligo di dichiarare se abbia soggiornato nei 14 giorni precedenti in uno dei paesi citati.La dichiarazione potrà essere effettuata telefonando al numero verde della centrale operativa del Dirmei-Regione Piemonte, 800 95 77 95, oppure compilando il modulo on line sul sito www.regione.piemonte.it.
Per loro sarà possibile sottoporsi gratuitamente a tampone molecolare presso la propria Asl di appartenenza sia al momento del rientro, sia dopo 7-10 giorni.
«L'attività di tracciamento, parallelamente alla vaccinazione, rimane un'attività fondamentale per il contenimento del contagio – dichiara l’assessore regionale alla Ricerca applicata Covid, Matteo Marnati - Pertanto abbiamo ritenuto opportuno innalzare il livello di sorveglianza, rispetto alle disposizioni governative, per evitare l'importazione di persone infette con varianti che rendono il virus più contagioso, rendendo gratuito il test del tampone per chi avrà quest'obbligo».
«Il sistema di tracciamento dei contagi in Piemonte – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi - è pienamente in grado di far fronte alle nuove sfide dell’emergenza, come ha già dimostrato nel contenimento della pandemia all’origine della seconda fase, l’estate scorsa. Nel caso delle varianti, la sostanza non cambia, determinante rimane la tempestività dell’azione del sistema, per la quale gioca una parte non secondaria anche il senso di responsabilità dei cittadini. Sappiamo che il Covid19 si può sconfiggere, ma occorre che tutti facciano la loro parte».