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Attualità | 26 febbraio 2021, 07:23

Piemonte verso l'arancione, cosa cambia?

Oggi la probabile conferma. In vista, da lunedì, divieto di spostamento tra comuni, ritorno all'asporto e alle consegne a domicilio per bar e ristoranti. Consentita l'attività sportiva non presente nella propria città

Piemonte verso l'arancione, cosa cambia?

La conferma sarà data questo pomeriggio, ma stando ai dati del pre report settimanale, il Piemonte rientrerà con ogni probabilità da lunedì in "zona arancione” e ci resterà per due settimane.

L’indice RT per la nostra regione è infatti cresciuto e si attesterebbe, anche se di poco, sopra la soglia dell'uno, resterebbe invece stabile la pressione ospedaliera. 

Cosa cambia con il rientro in “zona arancione”? 

Spostamenti: solo per ragioni di lavoro, emergenza o salute

Divieto di uscire dal proprio Comune di residenza se non per ragioni di lavoro, emergenza o salute con autocertificazione. Se si vive in Comuni con meno di 5mila abitanti, è consentito lo spostamento nel raggio di 30 chilometri dalla propria abitazione, restano esclusi i capoluogo. Si potranno comunque attraversare confini provinciali e anche regionali: ovvero chi vive al confine con Liguria, Lombardia o Val d'Aosta potrà muoversi anche fuori regione, sempre però entro i 30 chilometri da casa.

Coprifuoco: attivo dalle 5 alle 22

Resta valido il coprifuoco dalle 5 alle 22, in questa fascia oraria e all'interno del proprio Comune si potranno andare a trovare amici e parenti, con un massimo di due adulti, una volta al giorno, esclusi i minori di 14 anni (per i Comuni sotto i 5 mila abitanti spostamenti consentiti entro i 30 km). 

Bar e ristoranti: solo asporto e consegna a domicilio 

Qui una delle retromarce più importanti. Bar e ristoranti restano chiusi per il consumo il loco, aperti per la vendita d’asporto, per i bar consentita solo fino alle 18, mentre per i ristoranti consentita fino alle 22. Le consegne a domicilio sono sempre consentite.

L'attività sportiva: sì fuori dal proprio Comune se non è possibile farla entro i confini

L’attività fisica al di fuori del proprio Comune è consentita se non è disponibile all’interno dei propri confini. Ad esempio se si vuole praticare fare sci alpinismo e si vive lontano dalla montagna montagne si può uscire dal comune per raggiungere la località più "vicina” possibile. No alle cosiddette “passeggiate” in montagna ma sì al trekking per chi in città che ovviamente non può praticarlo. Per lo sport comunque non si potranno valicare i confini regionali. 

Consentiti gli spostamenti per le seconde case

Anche in zona arancione si potrà raggiungere la seconda casa anche se in una regione diversa dalla propria. La casa deve essere di proprietà di chi si sposta, o con un contratto d'affitto di lungo periodo, precedente al dpcm del 14 gennaio, o ancora di proprietà dei genitori ma solo con il proprio nucleo famigliare. 

 

cgallo

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