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Attualità | 27 febbraio 2021, 17:35

Ripartono a frequenza piena i centri diurni per disabili di Borgo San Dalmazzo e Busca

I Comuni hanno concesso ulteriori spazi per poter tornare ad una frequenza il più normale possibile, nel rispetto della normativa regionale vigente

Immagine di repertorio

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A partire da lunedì 1° marzo 2021, anche gli ospiti dei Centri Diurni per persone con disabilità ‘Ou Bourc di Borgo SanDalmazzo e Casamica di Busca potranno tornare a frequentare il Centro tutti i giorni della settimana.

Grazie alla disponibilità di locali messi a disposizione dalle Amministrazionicomunali di Borgo San Dalmazzo (in piazza Don Orione) e Busca (“Casa Francotto”) e su autorizzazione temporanea da parte della Commissione di Vigilanza sulle Strutture Socio Assistenziali dell’ASL CN1, il Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese che gestisce le due strutture potrà tornare ad accogliere gli ospiti con una frequenza piena, su cinque giorni alla settimana, nel totale rispetto della normativa regionale vigente che prevede la costituzione di piccoli gruppi fissi di ospiti e operatori, formati da un numero massimo complessivo di 5 persone.

Nei mesi scorsi, dopo la riattivazione parziale delle attività in presenza dei Centri Diurni nel mese di giugno 2020, ad ottobre era stato possibile riportare la frequenza a cinque giorni alla settimana solo per alcune strutture – Cascina Pellegrino di Cervasca, Cascina Ambrosino di Peveragno, Centro Mauro di Chiusa Pesio e Mater Amabilis Centro di Cuneo – dove il numero di ospiti è inferiore alla capienza e gli spazi a disposizione più numerosi.

Negli altri Centri si era dovuto proseguire l’attività a giorni alterni, mettendo a disposizione di ogni ospite una frequenza pari a tre giorni in una settimana, due quella successiva e cinque quella successiva ancora, in modo da far alternare le diverse “bolle” (piccoli gruppi fissi).

Dalla consapevolezza della necessità di riuscire ad offrire un servizio più completo, il Consorzio si è adoperato per individuare soluzioni alternative, che hanno portato a individuare gli spazi aggiuntivi messi a disposizione dai Comuni di Borgo e Busca.

Tenuto conto delle indicazioni fornite dalla Commissione di Vigilanza e delle condizioni ritenute indispensabili, sono stati ora individuati altri locali, messi a disposizione dal Comune di Cuneo, sottoposti alla valutazione della Commissione di Vigilanza perché anche negli ultimi 3 Centri Diurni rimasti ad una frequenza non completa –Centro Lavoro Protetto di Cuneo, Mistral di Cuneo e Orizzonti di Madonna dell’Olmo, di competenza quest’ultima della Cooperativa Proposta80 – si possa tornare, quanto prima, alla frequenza pre-emergenza.

“Siamo molto grati alle Amministrazioni comunali per i locali a disposizione, che ci permettono di tornare in due nuovi Centri a una frequenza di cinque giorni a settimana per gli ospiti frequentanti –dichiarano dal Consorzio il direttore Giulia Manassero e il presidente Giancarlo Arneodocosì come ringraziamo la Commissione di Vigilanza della collaborazione. Purtroppo non possiamo ancora offrire a tutti un ritorno alla frequenza piena – mancano ancora CLP, Mistral e Orizzonti – ma contiamo quanto prima di poter anche per loro trovare la soluzione ottimale. Così come guardiamo con attenzione ai tanti ospiti delle strutture residenziali per disabili i quali, sia pur per ragioni disicurezza e incolumità, da ormai un anno non possono frequentare le loro attività diurne. Approfittiamo infine per esprimere soddisfazione per l’annuncio della Regione Piemonte rispetto all’avvio della campagna vaccinale per le persone con disabilità, che confidiamo possa facilitare un ritorno alla socialità degli ospiti delle strutture residenziali e semi residenziali, di cui hanno grande necessità. Attendiamo con grande attenzione le disposizioni operative che, tramite l’ASL, ci diranno come procedere per le prenotazioni. Nel frattempo, stiamo concludendo le vaccinazioni di tutti gli operatori del Consorzio che hanno accolto l’opportunità della vaccinazione, che nel servizio Centri Diurni rappresentano il 90% dei lavoratori coinvolti.”

comunicato stampa

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