Forte di una campagna di vaccinazioni che promette di portarlo presto fuori dall’emergenza sanitaria, il Regno Unito inizia a fare i conti con gli effetti della pandemia sul proprio sistema economico e commerciale.
Tra questi ci sarà sicuramente la chiusura dei 61 negozi che rappresentano l’ultimo avamposto diretto nella vendita al dettaglio di Thorntons, storica industria di cioccolato inglese, dal 2015 entrata a far parte del Gruppo Ferrero di Alba, che l’aveva rilevata con un investimento di circa 112 milioni di sterline, al cambio odierno 130 milioni di euro.
"Una volta rimossi i blocchi anti-Covid i nostri negozi non riapriranno", ha fatto sapere l’azienda inglese, fondata a Sheffield nel 1911, richiamando "l'impatto in corso del Covid-19 e le numerose restrizioni di blocco nell'ultimo anno, specialmente durante i periodi di Pasqua e Natale" e le ripercussioni che questi fattori avrebbero giocato sul non facile tentativo di rilanciare, anche mediante un investimento sul marchio da 45 milioni di sterline, un canale già chiamato a fare i conti col cambiamento delle dinamiche di acquisto della clientela e con lo spostamento del comportamento dei clienti sull'online: un percorso che dal 2011 a oggi aveva già visto il produttore chiudere una buona parte dei suoi 364 negozi.
"Gli ostacoli che abbiamo dovuto affrontare e che continueremo ad affrontare sul canale della vendita al dettaglio sono troppo gravi e nonostante i nostri migliori sforzi abbiamo preso questa difficile decisione", fa sapere in una nota Ferrero Uk, la controllata inglese del gruppo di Alba, che promette attivo sostegno agli oltre 600 dipendenti che in conseguenza di questa scelta rischiano ora di perdere il proprio posto di lavoro.
"Poiché i clienti continuano a cambiare il modo in cui fanno acquisti – continua la nota –, dobbiamo cambiare con loro. Abbiamo visto una forte crescita della nostra presenza online con un aumento del 71% delle vendite nette nell'ultimo anno e questa rimarrà per noi una strategia chiave. Continueremo a investire nella costruzione del nostro marchio coi nostri partner in franchising e coi nostri partner alimentari nei supermercati, al fine di soddisfare la domanda dei nostri fedeli clienti. Stiamo anche continuando il nostro percorso volto a produrre più assortimenti per il mercato internazionale attraverso la nostra fabbrica di Alfreton.
Rimaniamo impegnati per questo iconico marchio britannico e continueremo a investire ulteriormente nel potenziale futuro di Thorntons per assicurarci di evolverci con i tempi".
Secondo quanto riportato dalla Bbc, Thorntons sarebbe soltanto l'ultimo nome noto a subire l'impatto che i blocchi dovuti alla pandemia hanno avuto sul canale della vendita al dettaglio, mentre sempre più persone fanno acquisti online. In proposito l’emittente inglese richiama i dati pubblicati della Local Data Company, secondo i quali "più di 17.500 catene di negozi e altri locali hanno chiuso in Gran Bretagna lo scorso anno". "Si tratta di un tasso medio di 48 chiusure al giorno" riporta il media britannico, che tra le ultime vittime di questa rivoluzione del commercio annovera la catena di grandi magazzini John Lewis, che ha annunciato l'intenzione di chiudere altri negozi, e Arcadia, l’impero al dettaglio di sir Philip Green, che includeva noti marchi dell’abbigliamento come Topshop e Dorothy Perkins.
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Attualità | 23 marzo 2021, 11:05
La pandemia pesa sul rilancio: Ferrero chiude gli ultimi negozi Thorntons
Acquisito dal gruppo albese nel 2015, lo storico produttore di cioccolato punterà su vendite nei supermercati ed e-commerce, nell’ultimo anno cresciuto del 70%. A rischio 600 posti di lavoro

Destinati a chiudere gli ultimi 61 negozi di proprietà del produttore dal 2015 passato sotto il controllo di Ferrero (foto Wikipedia)