Anche la Chiesa si adegua alle normative anti-Covid. In vista della Settimana Santa, a dare precise indicazioni è la Cei, la Conferenza Episcopale Italiana. Tutte le tradizionali processioni esterne della Settimana Santa quest’anno salteranno, ma non sarà una Pasqua lontana dalle chiese, come era accaduto lo scorso anno con il lockdown. Le celebrazioni liturgiche saranno a porte aperte.
Come indicato sul sito della Diocesi di Cuneo, i fedeli sono invitati a partecipare in presenza alle celebrazioni liturgiche nel rispetto dei decreti governativi riguardanti gli spostamenti sul territorio e delle misure precauzionali. In zona rossa rimane sempre lecito partecipare al culto divino, possibilmente nelle chiese del proprio comune o almeno in quelle più vicine, autocertificandolo se richiesto.
Così viene recepita l’indicazione della Cei che esorta “i fedeli alla partecipazione” e che invita “solo dove strettamente necessario o realmente utile a ricorrere all’uso dei social media per la partecipazione ai riti pasquali”.
Salta la processione per la Domenica delle Palme: i fedeli devono occupare fin dall’inizio il proprio posto distanziato e la lettura del Vangelo con la benedizione dei rami di ulivo o di palma viene fatta al fondo della chiesa. Per evitare assembramenti, non ci sarà la distribuzione dei rami d'ulivo, né prima né dopo la celebrazione: verrà posto un ramo in corrispondenza di ogni posto occupabile.
La Messa crismale sarà celebrata il Giovedì santo, 1 aprile, alle ore 9.30, nella Chiesa Cattedrale di Cuneo, unica per le due Diocesi.
Omessa anche la lavanda dei piedi per il Giovedì Santo. Al termine della celebrazione, il Santissimo Sacramento potrà essere portato, secondo quanto previsto dal rito, nel luogo della reposizione in una cappella della chiesa dove ci si potrà fermare in adorazione, nel rispetto delle norme per la pandemia, del coprifuoco e non incentivando lo spostamento tra chiese al di là della propria parrocchia.
Il Venerdì Santo verrà introdotta nella preghiera universale un’intenzione speciale relativa alla pandemia che stiamo attraversando.
La Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito, in orario compatibile con il coprifuoco.