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Attualità | 06 aprile 2021, 11:42

Neive, nel degrado dell’ex cava spunta anche una scritta omofoba

Il sindaco Annalisa Ghella condanna il grave gesto e denuncia: "Quella zona teatro di un’inciviltà che ci assorbe tempo e risorse. Stiamo cercando il modo di videosorvegliarla"

La scritta comparsa tra i fabbricati della cava dismessa

La scritta comparsa tra i fabbricati della cava dismessa

Mentre in Parlamento e non solo fa discutere lo stallo del Ddl contro l’omotransfobia – la cosiddetta "Legge Zan", tesa a punire discriminazioni fondate su sesso, genere, orientamento sessuale o identità di genere –, anche il territorio di Langhe e Roero non fa eccezione rispetto al manifestarsi di episodi di odio legati a temi che dovrebbero appartenere al privato di ciascuno.

La riprova in una scritta che in queste ore sta facendo il giro dei social. Poche parole che si commentano da sé, comparse sul muro di un fabbricato interno al dismesso complesso dell’ex cava di ghiaia di Neive.

A notarla il castagnitese Giorgio Allerino: "Con mio cognato – ci racconta – portiamo spesso i cani a fare una sgambata in quella zona lungo il Tanaro, frequentata anche da famiglie, podisti, persone a passeggio. Io mi ci sono imbattuto domenica, la settimana scorsa non c’era. Mi sembrava giusto segnalarla, come manifestazione di un pensiero che andrebbe censurato nel modo più netto".

Totalmente d’accordo il sindaco di Neive Annalisa Ghella, che, avvertita questa mattina della sua presenza, ha già dato istruzioni per far ricoprire quel messaggio d’odio vergato con lo spray da una mano anonima. "Parliamo di un’azione di una gravità assoluta, da condannare nel modo più fermo. Un fatto che si inserisce nel contesto di grave degrado che caratterizza da tempo una zona del nostro territorio la cui gestione ci richiede sforzi e risorse degne di miglior causa".

Il riferimento è all’impegno che l’Amministrazione langarola è da tempo chiamata a mettere in campo per mantenere pulita e sicura quell’area demaniale. "Lo scorso anno – continua il primo cittadino –, insieme alla Società Trattamento Rifiuti (Str), vi eravamo intervenuti con un’impegnativa opera di bonifica, per rimuovere i quintali di rifiuti di ogni genere periodicamente abbandonati in quegli spazi da persone che ovviamente non hanno la minima sensibilità ambientale, per non parlare di senso civico. Ecco, a distanza di pochi mesi quell’intervento sarebbe già da ripetere. Così abbiamo deciso di attivarci per predisporre un sistema di video-sorveglianza e nei mesi scorsi abbiamo chiesto alla Curia la possibilità di poter mettere un ripetitore sul campanile di Castagnito, per ovviare al fatto che la zona non è coperta da una connessione Wi-Fi. Intanto partiremo con la posa di foto-trappole, mentre i Carabinieri del paese sono da tempo impegnati a monitorare tutta l’area con passaggi quotidiani".

"Ma è frustrante –
conclude Ghella – dover fare continuamente i conti con una simile problematica, frutto di una prorompente maleducazione, quando ne abbiamo di ben più serie cui fare fronte. Oggi, per fare un esempio, partiremo con le vaccinazioni nell’auditorium San Giuseppe, mentre domani siamo attesi alla ripartenza delle scuole. Preoccupazioni che si sommano ai mille adempimenti da mandare quotidianamente avanti per il bene del paese".

Ezio Massucco

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