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Attualità | 14 aprile 2021, 18:35

Vaccini, in campo anche Fondazione Ferrero e Banca d’Alba. Domani arriva il generale Figliuolo

L’Asl Cn2 ha raggiunto i 30mila vaccinati ed è pronta a superare le oltre 1.000 persone degli ultimi giorni, ma il nodo rimane quello delle forniture. Domani si termina il primo ciclo agli ultra80enni

Il direttore Asl Massimo Veglio di fronte all'ex San Lazzaro, ora Casa della Salute (Ph. Barbara Guazzone)

Il direttore Asl Massimo Veglio di fronte all'ex San Lazzaro, ora Casa della Salute (Ph. Barbara Guazzone)

Il nodo è sempre lo stesso: la disponibilità delle dosi, "le munizioni", secondo un’immagine più volte utilizzata in questi mesi dal governatore Cirio. Una condizione riguardo alla quale Albese e Braidese non fanno eccezione, in un Piemonte che negli ultimi giorni ha comunque accresciuto il numero quotidiano di somministrazioni con cui mettere in sicurezza una platea con fatica arrivata a interessare gli ultra70enni.  

In tutta la regione sono state 23mila quelle contate ieri, martedì, dall’Unità di Crisi regionale. Sul territorio di Langhe e Roero il giorno prima (lunedì) se ne erano inoculate 1.100: oltre il doppio di quelle che venivano effettuate solamente una decina di giorni prima, tre volte quella che rappresenta la non entusiasmante media giornaliera tenuta sul territorio dall’inizio della campagna, lo scorso 27 dicembre, pur facendo quasi completamente fondo ai quantitativi che via via arrivavano alla farmacia del nuovo ospedale.

In questo senso l’Asl Cn2 non sta mancando certo di iniziativa, visto il numero e l’articolazione dei punti di vaccinazione attivati da gennaio a questa parte.
Partita a inizio anno dall’ospedale di Verduno e dalle circa 40 residenze per anziani del territorio, la distribuzione delle dosi ai circa 170mila utenti di Langhe e Roero si è ormai da tempo allargata alle case della salute di Alba e Bra e ai distretti sanitari di Canale, Cortemilia e Santo Stefano Belbo. Quindi alle strutture che ospitano soggetti disabili e ai diversi paesi dell’Alta Langa già raggiunti dall’ambulatorio mobile donato dalla Fondazione Nuovo Ospedale, le cui tappe hanno anche consentito di raggiungere a domicilio i soggetti non trasportabili delle stesse zone.

Intanto sono entrati in campo i medici di base (una cinquantina, sui cento convenzionati, quelli del territorio che hanno raccolto l’appello della Regione, mentre la media piemontese è del 35%) e altri centri sono stati allestiti o si vanno allestendo in diversi comuni, individuati tra i tanti che si sono candidati a supportare da parte loro la campagna, anche grazie alla disponibilità di medici di base, infermieri, sanitari in pensione e volontari. Alcuni sono già partiti (Neive e Sommariva del Bosco), altri si preparano a farlo in questi giorni (Sommariva Perno, Cherasco).

A questa già articolata e diffusa rete si aggiungeranno poi diversi centri medici accreditati. Un elenco del quale oggi fanno parte il Poliambulatorio San Paolo di Alba, la Casa di Cura Città di Bra e La Residenza di Rodello.

Da domani, giovedì, si inizieranno a vaccinare gli ultrasettantenni anche nei locali della Fondazione Ferrero di Alba, dove in mattinata è attesa la visita del generale Figliuolo, in tour da oggi in Piemonte. Nei locali di strada di Mezzo il commissario all’emergenza nominato dal premier Draghi in sostituzione di Domenico Arcuri verrà accolto da Maria Franca Ferrero, prima di spostarsi alla volta di Novara.

E sempre da domani partiranno le due sessioni settimanali che verranno realizzate nelle altrettante sedi di Vezza d’Alba e Grinzane Cavour della Fondazione Banca d’Alba, che, come la Fondazione Ferrero, parteciperà alla campagna vaccinale mettendo gratuitamente a disposizione il proprio personale sanitario nell’erogazione di una quantitativo di dosi che sarà giocoforza commisurato alle non abbondanti unità di siero a disposizione dell’azienda sanitaria.

“Il problema rimane sempre quello – spiega il direttore dell’Asl Massimo Veglio –. Ieri ad esempio abbiamo vaccinato 1.100 persone, che da domani diverranno oltre 1.200. Su base settimanale vuole dire poter superare tranquillamente le 8mila, potendo ancora crescere non appena implementeremo nel sistema tutti i diversi soggetti che meritoriamente si sono offerti di dare una mano. La nostra speranza è di non deludere i tanti volontari pronti ad aiutarci, ma ancora una volta tutto dipende dai rifornimenti che riceveremo. Ci sono state settimane nelle quali ce ne hanno inviate anche di più, ma sia per la settimana in corso che per la prossima il quantitativo atteso dalla nostra azienda sanitaria è di 4.500 unità. E quando metti in moto un sistema di questo tipo è poi complicato pensare di fermarlo quando le dosi mancano per poi ripartire alla consegna successiva".  

Tra le buone notizie, l’imminente completamento della fase riguardante le prime dosi agli over 80, che sempre domani, giovedì, dovrebbe potersi chiudere con un’ultima sessione. "Ne abbiamo già vaccinati 11mila – dice ancora il dottor Veglio –, praticamente tutti quelli che avevano presentato la preadesione, e domani avremo un ultimo blocco da 54 persone. Poi certamente ci saranno i richiami e intanto bisognerà recuperare quanti hanno manifestato la volontà di vaccinarsi solo successivamente. Ma questo vale per tutte le categorie, come continuiamo ad esempio ad andare periodicamente in tutte le case di riposo per stare al passo coi nuovi ingressi di pazienti, per fare le dosi uniche a chi era già stato positivo, per vaccinare chi ha dato il consenso solo in una secondo momento".

SUPERATI I 30MILA VACCINATI

Intanto proprio oggi, mercoledì, l’Asl Cn2 ha superato il numero delle 30.000 persone vaccinate dall’inizio della campagna, che equivale a oltre il 20% del totale della popolazione vaccinabile residente nel territorio di competenza.
Sono state, inoltre, praticate circa 14.000 seconde dosi, che equivale al completamento del ciclo vaccinale per il 10%  della popolazione vaccinabile.

Ezio Massucco

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