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Attualità | 15 aprile 2021, 19:43

La biblioteca di Saluzzo sarà intitolata a Lidia Rolfi, ANPI Mondovì: "Orgogliosi del tributo a questa splendida figura"

Il suo nome è stato scelto attraverso un referendum cittadino e ha ottenuto 750 voti su 1366 espressi

Lidia Rolfi

Lidia Rolfi

Verrà dedicata alla memoria della monregalese Lidia Beccaria Rolfi la nuova biblioteca comunale di Saluzzo

Insegnate, scrittrice e  staffetta partigiana, Lidia Rolfi rappresenta una pagina importantissima di storia, non solo per Mondovì. La ricordiamo attraverso le parole del Prof. Stefano Casarino, presidente ANPI Mondovì.

"Il 14 aprile abbiamo appreso con grande piacere che la nuova biblioteca comunale di Saluzzo, trasferita nella sede dell’ex caserma Mario Musso, sarà intitolata alla “nostra” Lidia Rolfi Beccaria, che a Saluzzo iniziò a lavorare come maestra e là divenne staffetta partigiana, entrando nella XI Divisione Garibaldi, XV Brigata "Saluzzo", col nome di battaglia di maestrina Rossana. Il 13 aprile 1944 fu arrestata dai repubblichini e il 27 giugno venne deportata nel lager femminile di Ravensbrück, dove rimase sino al 26 aprile 1945; rientrò in Italia nel settembre dello stesso anno e riprese a fare la maestra.

Solo dopo una ventina d’anni scrisse della sua terribile esperienza in 'Le donne di Ravensbrück' (1976), prima opera italiana sulla deportazione femminile nei lager; nel 1996 pubblicò 'L’esile filo della memoria' e nel 1997 uscì, postumo 'Il futuro spezzato', un saggio sull'infanzia durante la dittatura nazista.  

È però importante rimarcare “come” si è arrivati a tale intitolazione: tramite una votazione aperta e pubblica, a seguito della quale il nome di Lidia Rolfi Beccaria ha raccolto il maggior numero di preferenze (750 su 1366 voti espressi, depositati presso urne a Saluzzo e sulla piattaforma on line dedicata a tale iniziativa), primeggiando tra nomi del calibro di Alda Merini, don Lorenzo Milani, Elsa Morante, Gianni Rodari, Maria Montessori e altri.  

Ciò, francamente, ci riempie di orgoglio e di soddisfazione: un luogo pubblico, così culturalmente importante come una biblioteca, dedicato ad una donna (va rimarcato ciò in questi tempi in cui troppo di discute di “parità di sessi” e in cui tanto poco ancora si fa per realizzarla davvero); ad una Partigiana (altro particolare per nulla trascurabile oggi, quando sembra che i valori dell’antifascismo e della Resistenza siano divenuti obsoleti); ad una intellettuale impegnata fino alla fine dei suoi giorni a denunciare ogni forma di negazionismo: una splendida figura, di cui ci pare giusto e doveroso che anche i luoghi serbino memoria".

 

AP

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