Una festa all'aperto, in sicurezza, in piazza Galimberti a Cuneo.
Per dire stop alla didattica a distanza, per guardare con fiducia al rientro in classe anche per le superiori dal prossimo lunedì, seppure al 50%. Dal 26 aprile il ritorno potrebbe essere totale, ma nessuno, per ora, ci crede davvero.
E' una speranza. Questo sì. E un desiderio di molti, in particolare del movimento Scuole aperte Cuneo, che in un mese, da quando si è costituito, ha già portato in piazza centinaia di persone.
Oggi la scena è stata per i giovani, per la musica e l'arte. Piazza Galimberti si è trasformata in un palco a cielo aperto, dove chi ha voluto si è potuto esibire: dagli studenti e professori del musicale, da giovani e meno giovani musicisti fino ai circensi.
"In sicurezza, ma ridiamo a questi ragazzi degli spazi reali. Basta con gli spazi virtuali. Lo scopo di questa festa - spiega Sara Marchisio, coordinatrice del movimento Scuole aperte di Cuneo - è proprio quello di voler mettere al centro i giovani, totalmente dimenticati e messi da parte in questi lunghi mesi".
Il ritorno a scuola deve avvenire in sicurezza. Solo così si potrà continuare con la didattica in presenza. "Nessuno di noi nega la pandemia. Chiediamo solo che venga salvaguardata la scuola e che le istituzioni agiscano perché prosegua in presenza fino a fine anno. Che intervengano sui trasporti, sul tracciamento. Ma che non si richiuda tutto nel giro di due settimane".
A Cuneo tantissima gente, molti in piazza ad applaudire le esibizioni, che hanno portato colore e musica in città dopo tantissimo tempo.