Curiosità - 18 aprile 2021, 09:04

Quattro passi nei dintorni di Bra: sentieri escursionistici e passeggiate nella città della Zizzola

Alcuni suggerimenti per scoprire gli angoli più nascosti e i sentieri di questa zona della provincia Granda

Quattro passi nei dintorni di Bra: sentieri escursionistici e passeggiate nella città della Zizzola

Le attuali restrizioni sugli spostamenti e la bella stagione hanno incrementato le camminate all’interno del proprio comune alla riscoperta degli angoli più nascosti, spesso non visibili perché attraversati in auto. Le amministrazioni comunali promuovono il territorio con la predisposizione e la manutenzione di una rete sentieristica con relativa segnaletica o installando le panchine giganti là dove si può ammirare un bel paesaggio. Così si incentiva il turismo di prossimità che unisce lo svago allo stile di vita sano.


Passeggiate in collina

Nel Roero la città di Bra non fa eccezione ed è un punto di partenza per numerose escursioni a piedi. Da qui, da Strada Bria, inizia il Grande Sentiero del Roero, detto S1, che attraversa per intero la dorsale geologica delle Rocche del Roero fino a Cisterna d’Asti.  È ben segnalato, sono disponibili cartine anche sul web ed è percorribile sia a piedi (con scarponi da escursionismo), che in mountain bike o a cavallo. Dopo aver percorso il primo tratto, rimanendo sempre in Bra, dopo la salita nel tratto boscoso al termine di Strada Bria, si può svoltare a sinistra e arrivare alla frazione Terrapini, attraversando un boschetto in cui si possono ammirare le tante fioriture primaverili. Da qui si prosegue fino alla Strada della Cicala dove è collocata una monumentale colonna dedicata ai Savoia risalente ai primi anni del secolo scorso. Da questa località, si può proseguire per strade sterrate che attraversano boschetti, noccioleti, querce, prati e campi di colza che, in questa stagione, sono vere e proprie macchie di giallo intenso che spiccano nel paesaggio collinare.

È definito escursionistico anche il breve “sentiero Strada Gariglio”, in parte su strada asfaltata e in parte su sterrata; è una disgressione della strada che unisce le frazioni San Michele e San Matteo. Facile arrivare anche alla Zizzola, seguendo la strada asfaltata che porta al monumento simbolo della città, il cui parco in tempi normali è aperto alla popolazione e offre una bella veduta sulla Langa. Chi sceglie questi percorsi potrà ammirare le tante fioriture primaverili, la bellezza delle ville in stile liberty, i giardini ben curati delle tante villette e un panorama che spazia dalle Alpi alla vicina Langa. Durante queste passeggiate è imperativo rispettare la natura, non abbandonare rifiuti, non raccogliere fiori e non invadere i terreni privati oltre ad osservare le norme anti Covid in vigore in questo periodo.


Passeggiate in pianura

Per chi non vuole scollinare, sono tanti i percorsi che si possono fare a piedi o di corsa nella pianura braidese; il tratto di strada che unisce Bra alla frazione Bandito in questo periodo è molto frequentato anche perché è vietato il passaggio delle automobili. Un tratto un po' più lungo, circa 12 chilometri tra andata e ritorno, è quello che unisce la città alla frazione Cà del Bosco, anche questo percorribile in sicurezza in una strada asfaltata poco trafficata tra le campagne braidesi, costeggiata da corsi d’acqua dove spuntano le prime piante acquatiche e affiorano le lenticchie d’acqua con le loro foglioline verde chiaro.

Bra è anche arte e storia e la frazione di Pollenzo ne è l’esempio; ci si può arrivare a piedi da Bra con un percorso di circa cinque chilometri, partendo da via Gerbido e attraversando i campi dove in grandi serre vengono coltivati i famosi ortaggi di Bra. Dopo questa tranquilla passeggiata ecco la piccola frazione, scrigno di bellezza, arte e storia. La piazza principale si affaccia sull’Università del Gusto, al momento con i cancelli chiusi, quindi non si può visitare il parco. Dall’altro lato della piazza si innalza la magnifica Chiesa di San Vittore. Da qui parte il percorso dell’Anfiteatro romano, sul cui anello sono state costruite le attuali abitazioni a due piani. In alcune di esse sono visibili parti originali delle mura romane.


Per chi percorre queste strade, purtroppo è impossibile non vedere la quantità di rifiuti di ogni tipo abbandonati sul bordo delle strade, sotto la tangenziale e nei corsi d’acqua. Piccoli e grandi sacchi colmi di rifiuti vengono probabilmente lanciati dalle automobili ai bordi delle strade e nei corsi d’acqua che le fiancheggiano e che vengono utilizzati per l’irrigazione per scorrimento dei campi.

Oltre ai sacchi pieni di immondizia si può osservare anche il fenomeno che con il termine anglosassone viene definito littering, ovvero l’abbandono nell’ambiente di piccoli rifiuti, carta, pacchetti di sigarette, bottiglie, lattine e, nell’ultimo anno, guanti monouso e mascherine. Tutto ciò ha importanti conseguenze ecologiche e ambientali sulla biodiversità e sul paesaggio del Roero.

Bruna Aimar

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